Renica: "Europa League un fallimento per la qualità del Napoli che però deve riscattarsi"

18.09.2014 17:00 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Renica: "Europa League un fallimento per la qualità del Napoli che però deve riscattarsi"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il Napoli riparte dall'Europa League dopo la delusione contro l'Athletic Bilbao e la sconfitta contro il Chievo Verona in campionato. Per parlare del momento che sta attraversando la squadra di Benitez, la redazione di Tuttomercatoweb.com ha contattato in esclusiva l'ex difensore azzurro Alessandro Renica: "Non si può essere soddisfatti dopo l'esclusione dalla Champions. C'è il rammarico di vedere il Napoli in una competizione inferiore alla sua qualità ed al suo blasone. L'Europa League è un fallimento ma anche l'opportunità di riscatto dopo questo avvio sotto tono".

E' un momento poco sereno in casa Napoli, anche per i rapporti tra tecnico e presidente, cosa ne pensa?

"Non è stato un comportamento professionale quello del tecnico quando si è recato in Inghilterra nel corso della sosta per le Nazionali. La situazione è tremenda perché fa pensare che Benitez resti sulla panchina solo per un vincolo contrattuale".

Ma vede la possibilità che cambi questa situazione?

"La piazza è molto sensibile e delicata. In questo momento non posso dirmi ottimista. Non si può lavorare bene con queste tensioni alla base".

Quindi come vede il Napoli tra Europa League e campionato?

"Doveva essere l'anno della lotta per lo scudetto. Il Napoli doveva accorciare la distanza dalla Juve ed invece credo che i bianconeri si siano rafforzati mantenendo inalterata la rosa. Poi c'è la Roma che ha fatto un grande mercato, è cresciuta molto e penso che al momento sia l'unica che potrà controbattere la qualità della squadra di Allegri. Anche l'Inter credo che in questo momento abbia superato la squadra di Benitez. Sono stati fatti troppi sbagli sul mercato: gli addii di Reina, Behrami e Dzemaili sono stati degli errori. C'è troppa confusione. E poi non vedo più tanta serenità neanche tra le certezze. Basta guardare in faccia Callejon ed Higuain per capire che non sono sereni".