Galeano: "Che emozione l'altare per Maradona"

Ospite del Forum delle culture, lo scrittore ha tenuto un recital al San Ferdinando In mattinata ha visitato a Spaccanapoli il "monumento" dei tifosi al Pibe de Oro.

Galeano ha una ventina di ore di viaggio sulle spalle, ma ciò non gli ha impedito - su input di Marco Ottaiano della Fondazione Premio Napoli - di visitare in mattinata, dopo un lungo sonno ristoratore, l´altare eretto a Maradona a Spaccanapoli. «Mi ha commosso molto, è stata una vera fortuna poterlo vedere», racconta lo scrittore. «Accanto all´effige di Diego c´è un sacchettino di lacrime. Sono ovviamente le lacrime sparse dai napoletani dopo la partenza di Maradona. Ho pensato all´umiltà delle mani che hanno costruito quell´altare e che poi vi hanno poggiato quel sacchetto», riflette Galeano. «Ma il calcio oggi è malato: in tutto il mondo e a tutti i livelli. Ci sono troppi soldi. C´è il prestigio politico dei proprietari delle squadre. E tutto ciò non c´entra niente con quella festa che dovrebbe essere il gioco del calcio: oggi conta più il dovere di vincere che il piacere di giocare. Eppure il calcio lo amo follemente: è una dipendenza, una passione inesplicabile».