Hamsik, giocatore in via di estinzione. C'è solo il Napoli nel suo futuro

03.09.2015 09:10 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: Raimondo De Magistris per tuttomercatoweb
Hamsik, giocatore in via di estinzione. C'è solo il Napoli nel suo futuro
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© foto di Luca Gambuti/Image Sport

"E' vero, ne abbiamo parlato con De Laurentiis per un mese". Il direttore generale della Juventus Giuseppe Marotta nella giornata di ieri ha confermato di aver trattato a lungo il centrocampista slovacco Marek Hamsik. Obiettivo svelato solo a campagna trasferimenti ormai chiusa, il capitano del Napoli è stato oggetto dei desideri bianconeri per la sua conoscenza della Serie A. "Lo slovacco faceva al caso nostro, lui conosce l'Italia e sa cosa vuole dire guadagnarsi dei punti. Il giocatore straniero invece ha bisogno di più tempo. Costruire una squadra con giocatori cresciuti in Italia è un vantaggio", ha dichiarato il dirigente bianconero.
La trattativa però non è andata a buon fine e non solo perché De Laurentiis non voleva privarsi di un capitano che è allo stesso tempo perno imprescindibile della squadra. A non forzare mai la mano facendo così capire di voler restare, come già capitato in passato, è stato lo stesso giocatore che ormai - pubblicamente e non - ha deciso di sposare a vita la causa azzurra. Ed è pronto a confermarlo anche quando a farsi avanti sono club come la Juve.

"Ho sempre detto che il Napoli sarà per sempre. L'intenzione è di rimanere qui e le varie voci di mercato non mi danno fastidio", ha dichiarato Hamsik qualche mese fa. Una delle tante dichiarazioni eterne, di quelle che hanno fatto infuriare anche Mino Raiola che più volte in passato ha provato a portarlo altrove senza successo.
Perché la mezzala di Banská Bystrica, uomo di tanti fatti e frasi ben ponderate, è ormai da anni che ribadisce di voler diventare una bandiera del Napoli. Non è Lavezzi, né Cavani. E per questo motivo ha respinto le avances di mezza Premier League e quelle ormai famose del Milan nell'estate 2011.
Una bandiera per scelta e non per nascita che da un paio di settimane ha iniziato la sua nona stagione con la casacca azzurra. Un uomo, ancor prima che un capitano, in grado di far coincidere fatti e parole. Dote mai banale che nel calcio è ormai sempre più rara