La consacrazione di Koulibaly: la sconfitta delle critiche, il coraggio della scelta ed il futuro a tinte azzurre

“Sto benissimo qui”. Non ci sono parole più dolci per un tifoso, quando a pronunciarle è un giocatore della propria squadra. Se poi questo giocatore, è il miglior difensore della rosa ed in prospettiva uno dei potenziali più forti d'Europa, allora le parole sono ancora più melodiose. Kalidou Koulibaly ha stupito tutti, con una stagione da urlo che lo ha ormai consacrato come uno dei gioielli del Napoli e del campionato italiano.

In molti lo avevano messo in discussione lo scorso anno, dopo una stagione altalenante sotto la guida di Rafa Benitez. Certo, le qualità del franco-senegalese erano già emerse, ma un pizzico di incostanza -legata all'andamento di tutta la squadra- spesso lo aveva messo sul banco degli imputati. Non quest'anno. Con Sarri il difensore azzurro ha trovato la sua dimensione, riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante e diventando un vero e proprio leader. Un coraggio emerso anche quando Kalidou ha decisiso di giocare con la nazionale del Senegal, rinunciando definitivamente alla possibilità di essere convocato dalla Francia: “Sentivo che quella era la mia nazionale”, parole d'amore che lasciano trasparire una limpidezza lontana dalle voglie di ribalta che oggi frullano nella testa di molti giocatori.

Ed il futuro? Sono tante le pretendenti -e ci mancherebbe- che hanno messo gli occhi su Koulibaly. Alcuni dei maggiori top club europei vorrebbero accaparrarsi il franco-senegalese, che però ha chiosato cosi: “Sono già in un grande club, abbiamo lottato per lo Scudetto (clicca qui per leggere l'intervista integrale), ci proviamo ancora, poi ho sempre sognato di giocare la Champions League e spero di giocarla col Napoli, dopo vedremo quale sarà il mio futuro, ma non ho necessità di cambiare questa vita che è l'ideale per me, la mia famiglia sta bene ed i miei amici sono contenti quando vengono, sto davvero bene". Parole che, di fatto, rivelano la voglia del giocatore di rimanere e Napoli e giocarsi le proprie possibilità su grandi palcoscenici con la squadra partenopea. Non è tempo di cambiare -dice Kalidou- perchè all'ombra del Vesuvio i tifosi sono innamorati di lui, e la maglia azzurra si è già attaccato addosso come una seconda pelle. Come spesso succede.