BUONANOTTE TUTTONAPOLI - Dal culto di Priapo alla manovra Sarri, Higuain e Maccarone mandano in fumo gli studi razzisti e le risate che allungano la vita

Buonanotte Tuttonapoli
31.01.2016 00:15 di  Dario De Martino  Twitter:    vedi letture
BUONANOTTE TUTTONAPOLI - Dal culto di Priapo alla manovra Sarri, Higuain e Maccarone mandano in fumo gli studi razzisti e le risate che allungano la vita
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Giornata di vigilia di Napoli-Empoli e quindi giornata di conferenza stampa. Entriamo in clima partita con il nostro BUONANOTTE TUTTONAPOLI. 

DAL CULTO DI PRIAPO ALLA MANOVRA SARRI - Ormai è diventata famosa come "Manovra Sarri". Il gesto scaramantico di toccarsi i 'gioielli di famiglia' è stato riproposto anche nell'ultima conferenza stampa. Un giornalista ha riferito a Sarri delle parole di Renzi che ad un bambino tifoso del Napoli ha detto "Quest'anno lo scudetto lo vincete voi". E, tra l'ilarità collettiva, la risposta è stata la più napoletana possibile: scaramantica, con un gesto, senza quasi bisogno di parlare. D'altronde è proprio dagli scavi archeologi di Pompei che si scopre come il simbolo fallico sia inteso già in epoca romana come antidoto al malocchio. E lo stesso 'corno', simbolo della scaramanzia napoletana, non è altro che la stilizzazione del fallo di Priapo, Dio della prosperità nella mitologia romana e prima ancora greca. Dalle raffigurazioni sulle botteghe pompeiane alla "manovra Sarri", Napoli resta patria pure della scaramanzia. E noi stiamo con Sarri. Qualcuno si scandalizza, qualcunaltro chiede di 'non nascondersi' e di parlare chiaro delle possibilità di questa squadra, noi preferiamo seguire l'insegnamento del grande Eduardo ed effettuiamo la manovra Sarri dicendo "Nun è over, ma ci credo".

"SARA' UNA GARA DIFFICILISSIMA" – "Sarà una partita difficilissima, sarà dura, ci sarà da soffrire". L'ha detto in tutti i modi, l'ha ripetuto come un mantra. Nessun pensiero al dopo, nessun pensiero alla classifica, nessun pensiero per nessun altra cosa che non sia l'Empoli. Maurizio Sarri chiede concentrazione. La chiede ai suoi uomini, che però dice siano già pronti: "Non la prenderanno alla leggera, conoscono la forza dell'Empoli". D'altronde se in conferenza ha avvertito almeno cinque volte della pericolosità della squadra di Giampaolo, figuriamoci la "testa così" che avrà fatto ai ragazzi in settimana. E continuerà a farla, visto che per evitare qualsiasi calo di concentrazione ha chiesto il ritiro. Ma chiede aiuto pure ai tifosi: "Pensiamo solo a domani: abbiamo bisogno del pubblico che non ci negherà un grande aiuto". Ed in effetti anche domani è previsto un San Paolo dai grandi numeri e strabordante di entusiasmo. Anche i ragazzi della Curva A, che per decisione del CASM non potranno assistere alla gara nel settore da cui sostengono solitamente gli azzurri, si sistemeranno nei distinti inferiori, sul lato più vicino alla loro curva, per non far mancare il loro supporto. Napoli è pronta.

LE STRADE CHE NON SI INCONTRANO – Forse nemmeno quelli più esperti delle manovre del calcio mercato avrebbero scommesso un cents. Niente Napoli per Federico Barba (in azzurro arriverà Regini, anche se l'ufficialità ancora non è arrivata). E' rimasto ad Empoli? Macchè. Va in Germania, destinazione Stoccarda, dove domani effettuerà le visite mediche. Dopo i no dell'Empoli, dopo una lunga trattativa, dopo le parole dei dirigenti toscani che sembravano ormai quasi aver ufficializzato il passaggio al Napoli, alla fine del mercato cambiano tutte le carte in tavola. Al Napoli arriva Regini, che ritrova Sarri e forse non ci sperava. Barba, invece, va in Germania. Anche lui avrebbe voluto ritrovare il tecnico bagnolese, ma le strade non si sono incrociate. Forse era destino, speriamo che queste strade portino a destinazioni importanti per tutti: per Sarri, per Barba, per Regini e soprattutto per il Napoli.

ARRENDETEVI, GABBIADINI NON SI MUOVE – "A Napoli si trova bene, i tifosi lo amano e c'è uno scudetto da vincere". Così Silvio Pagliari, agente di Manolo Gabbiadini ha chiuso definitivamente il capitolo sulla possibile cessione del talento bergamasco. Certo c'è poco spazio ma il Napoli crede in lui ed infatti non ha ceduto alle sirene tedesche ed inglesi che provavano ad ammaliarlo per portarsi a casa l'ex doriano. "Il Napoli crede in lui" ha detto chiaro Pagliari. Insomma, l'appello va a tutti quelli che provano a speculare e a creare divisioni nella truppa azzurra riferendo di malumori e parlando di possibili cessioni: Arrendetevi, Manolo resta a Napoli.

UNA RISATA ALLUNGA LA VITA – L'ironia di Napoli prende tutti, anche gli avversari. Anche quel Roberto Mancini che ha fatto parlare la città e l'intero paese per una settimana dopo la polemica con Sarri. Una polemica che tra gli editoriali e le trasmissioni sull'omofobia di Sarri, a Napoli è passata per una sana ironia, come ogni cosa in questa città. E così i fruttivendoli sulle casse di finocchi vendevano i "Mancini", i macellai esponevano le "salsicce alla Mancini" invece che col finocchietto, un finocchio è stato sventolato pure da un tifoso azzurro durante la gara con la Samp. Esempi dell'ironia che è piaciuta, e ci fa piacere, pure allo stesso tecnico nerazzurro. "Finché si scherza va bene, le caricature dei tifosi del Napoli sono state fenomenali" ha detto l'allenatore jesino. Ed alla fine anche la vicenda Sarri-Mancini s'è conclusa con una risata. L'ha capito anche Mancini, a Napoli lo sappiamo da tempo, una risata allunga la vita.

HIGUAIN, MACCARONE E LA GRATITUDINE - "La gratitudine non esiste in natura; per conseguenza è inutile pretenderla dagli uomini". Ne era certo Cesare Lombroso, antropologo veronese a cui va il merito di aver la disciplina dell'antropologia criminale ed il grosso demerito di aver elaborato teorie razziste, un ideologo della superiorità razziale dei settentrionali sui meridionali. Ed ancora oggi a Torino è aperto un museo che porta il suo nome, dove sono esposti gli scheletri ed i crani dei patrioti meridionali, quelli che "chiamavano Briganti" (per citare una stupenda pellicola), un museo che l'intellettuale francese Jean-Noël Schifano definì "un obbrobrio dell’umanità".
Se mai ce ne fosse bisogno, oggi arriva un'altra dimostrazione che le convinzioni di Lombroso erano del tutto fasulle. Non tanto quelle razziste, su cui non c'è certamente bisogno di discutere. Piuttosto su quelle sull'umanità. "Non esiste gratitudine" diceva. Beh dal mondo del pallone, spesso specchio della realtà sociale, arrivano parole di gratitudine per un uomo che nato a Bagnoli e figlio d'operai sarebbe sicuramente finito etichettato tra gli 'inferiori' nelle teorie lombrosiane. Arrivano parole di gratitudine per il Maestro Maurizio Sarri. Sono arrivate prima da uno degli attaccanti più forti al mondo. Quel Gonzalo Higuain che a parole riferisce tutto ciò che c'era negli abbracci dopo i gol: "Ne apprezzo la sincerità. In cinque minuti mi ha convinto a restare, è riuscito a tirare fuori il meglio di me. Gli sarò sempre grato". Arrivano poi dal prossimo avversario, Massimo Maccarone che del suo ex tecnico ha detto: "Mi ha fatto ritornare la voglia di giocare a calcio, mi ha dato una seconda giovinezza. Gli devo tanto". Tutti grati a Maurizio Sarri che smonta anche quest'altra convinzione del Lombroso.