Coppa miseramente persa, la Champions non ancora: prova d'orgoglio nelle ultime tre partite

15.05.2015 23:10 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Peppe Giannotti
Coppa miseramente persa, la Champions non ancora: prova d'orgoglio nelle ultime tre partite
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Quando prendi un gol irregolare in casa, quando a segnare al ritorno è lo stesso calciatore che a sua volta si aggrappa a Britos, quando la pioggia incupisce una atmosfera già tesa, quando Higuain risbatte la palla per la quinta volta addosso al portiere, quando il generoso Mertens entra in area in slalom sul terreno bagnato e anzichè andare giù provoca il fallo all'avversario, quando lo stesso Benitez dice che bisognava essere più precisi allora devi tornare a casa tra mille rimpianti.

RIMPIANTO UNO: L’avversario, il più debole (sulla carta) delle 4 semifinaliste, le occasioni perse al  San Paolo, un arbitraggio che si sdoppia come una piovra i cui tentacoli restano attaccati addosso solo agli azzurri. Quel gol irregolare che ha pesato come due non un macigno, perchè si andava ai supplementari dopo il loro gol, sempre che se si fossero esposti prima chissà, nel cercare il gol ne avrebbero prese a caterva.

RIMPIANTO DUE: Vanificata l’impresa di Wolsfburg dove il Napoli aveva fatto gioire tanti italiani non italioti, una marea di lavoratori del Sud residenti in Germania, la bella prova di forza, di tecnica e classe messa in mostra anche al ritorno.

RIMPIANTO TRE: Avere avuto un Maestro in panchina che ha mostrato a metà la sua forza e la sua esperienza europea, portando in bacheca una coppa Italia resa quasi futile dal regolamento ma sempre apprezzata, e una supercoppa rimasta nella mente per aver battuto la finalista della Champions con la freddezza dei rigori, freddezza che è mancata totalmente in quasi tutte le successive gare di una stagione che potrebbe essere da infarto se si mancasse il traguardo del terzo posto.

Una stagione che potrebbe risolevarsi se si batterà la Juve a Torino e la Lazio all’ultima partita. Una ultima prova di coraggio e orgoglio che si chiede ai ragazzi di Benitez. Napoli è una piazza non abituata a vincere a intervalli regolari, ma a cui non piace porgere l’altra guancia.