Da Paolo Rossi a Lapadula: i rifiuti eccellenti al Napoli negli ultimi 40 anni

Da Paolo Rossi a Nicola Berti, fino ai rifiuti più recenti di Gonalons, Klaassen e Lapadula: nella storia del Napoli non sono rari, ma negli ultimi 40 anni ve ne sono stati anche di clamorosi.
28.06.2016 12:00 di Vincenzo Perrella   vedi letture
Da Paolo Rossi a Lapadula: i rifiuti eccellenti al Napoli negli ultimi 40 anni
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Quando il Lanerossi Vicenza retrocede in Serie B (dopo un clamoroso secondo posto dell'anno precedente) è l'anno 1979. In quella squadra gioca un certo Paolo Rossi. A lui si interessa il presidente di una squadra che sta cercando una dimensione vincente nella Serie A del calcio italiano: Corrado Ferlaino. Il primo tassello deve essere proprio lui, Rossi, 60 gol in 94 partite col Vicenza. Sembra il coronamento di una carriera che a 23 anni sta avendo un lancio che lo farà passare alla storia del calcio italiano come il futuro Pablito mundial (nell''82). Ed invece Rossi, un pò a sorpresa, declina con molto garbo l'invito del patron del Napoli.

Qualche tempo dopo dichiara di aver risposto a Ferlaino: “No grazie, per me viene prima la vita e poi la professione, il calcio. E se devo invertire l'ordine delle cose ci devo pensare non una ma cento volte. Che vengo a fare a Napoli, il salvatore della patria? Con la gente che, me lo raccontava Sivori tempo fa, mi compra le sigarette e dorme per strada sotto casa mia, per vegliarmi: sono molto cari, ma non sono la persona giusta. Io posso offrire la mia personalità in campo, posso offrire calcio, ma da voi questo non basterebbe».

E dopo 36 anni, chiamato in causa su quel rifiuto eccellente, afferma che ci sono state inesattezze in questa storia. Afferma di aver chiesto al presidente Ferlaino se avesse intenzione di allestire una squadra competitiva, ma la sua risposta non è stata di questo avviso. Ferlaino non ha mai confermato questa versione. Ma non l'ha nemmeno completamente smentita. E quella rinunzia a vestire l'azzurro è sempre rimasto nella storia.

Ma non è il primo. E purtroppo non è l'ultimo. Semplicemente è quello di un giocatore che ha vinto il mondial nell''82 e ricevuto il Pallone d'oro. Chissà quanto avrebbe potuto dare al Napoli!

Un rifiuto meno eccellente ma altrettanto bruciante è quello di Nicola Berti nel 1988. Il centrocampista nato a Salsomaggiore gioca nella Fiorentina, quando viene avvicinato dal Napoli dell'allora direttore Luciano Moggi. Ebbene, Berti declina tale invito per accordarsi con l'Inter. Qualche anno dopo dichiara che la "Beneamata" aveva bisogno di rilancio, così lui decise di accettare la proposta dei nerazzurri. E dire che la trattativa col Napoli è durata un bel pò. Berti non ha mai negato quel rifiuto e, soprattutto, ha sempre detto di non essersene mai pentito, visto quanto ha vinto con l'Inter (a cominciare dlalo scudetto dei record, conquistato proprio ai danni del Napoli).

Un rifiuto ancora meno eccellente ma altrettanto bruciante è quello di Rolando Bianchi. E' l'estate del 2007. Bianchi gioca nella Reggina ed è in prospettiva uno dei migliori bomber del calcio italiano. Ma qualcosa non va nella trattativa col manager Riccardo Bianchi, tra l'altro fratello del calciatore. Problemi coi diritti d'immagine, forse una certa idiosincrasia (forte avversione) per tutto ciò che ruota intorno alla città di Napoli. E così passa al Manchester City. Ma quell'avventura non andrà mai bene. Così nel 2010 si ritorna a parlare di Bianchi al Napoli. Stavolta è lui che ammicca al club partenopeo. Stavolta è il club partenopeo che non lo ingaggia. Ma non per motivi di rivalsa. Le scelte del club sono altre. In recenti interviste, Bianchi rivela che non ha mai pensato male della città di Napoli e della sua squadra. Anzi, tutt'altro. Difficile dimostrare quale sia in quel momento il suo sentimento reale.

E si giunge in tempi molto più recenti ad altri rifiuti: da Gonalons (che in realtà è stato sopratttutto rifiuto del presidente Aulas del Lione) a Kramer, passando per Vrsaljko, Klaassen e Zielinski, fino a Lapadula, quasi promesso sposo degli azzurri, ma che poi decide di cambiar matrimonio e sposare la causa Milan.      

Ma qual è o quali sono le cause di simili atteggiamenti da parte di questi ultimi sopra indicati calciatori? Inutile dire che il discorso sui diritti d'immagine la fanno da padrone. Ma c'è chi, come Lapadula, ha temuto di non aver mai spazio all'ombra di Gonzalo Higuain.

A proposito, una dichiarazione di Ferlaino parla addirittura di un tentativo di giungere negli anni '60 al grande Pelé, andato a vuoto. Il Napoli avrebbe vantato la possiiblità di avere i due migliori calciatori all time, nel suo organico!

Si noti bene che molti di coloro che sono stati ad un passo dal Napoli e non sono più giunti al capezzale del Vesuvio (ma non perché lo hanno rifiutato), non hanno fatto poi una carriera brillante. E dunque, chi ha rifiutato il Napoli, farebbe bene a ricordarlo. E' la storia che lo dice.