Giocarla a venti punti, che sia l’ultima volta

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Un Buffon formato mondiale evita alla Juve quasi campione una figuraccia memorabile… Se non fosse che la Roma ci crede ancora, potremmo pensare che i bianconeri abbiamo un po’ mollato la presa, ma non è da Conte, soprattutto al San Paolo, e contro Benitez trovi il modo per dimostrare che un giorno vorrai diventare come lui! Che rabbia giocarla con tanti punti sotto, assurdo, bruciare tante partite con le piccole, non si potevano vincerle tutte è chiaro, lo abbiamo scritto più volte,, ma bastavano dieci dei quasi venti punti persi inutilmente per strada e stasera era un'altra sfida. Se questo è il pegno da pagare come primo impatto di Rafa col Napoli, allora mettiamo in tasca la prestigiosa vittoria, e usiamola come lezione per la prossima stagione. Grandissimo Callejon, polmone, posizione, occhi furbi e stralunati. Goulam ed Enrique che belle conferme, due giganti, il biondo ci ricorda quei terzini degli anni 70 ai tempi del gioco totale della grande Olanda. Hamsik jellato, non si abbate dopo il sapore amaro del gol annullato. Non riesco a credere (come Voi) che stasera Reina è SENZA VOTO. Troppa grazia davvero, tutto maledettamente concentrato in una sola gara, questo è il campionato di questo indecifrabile Napoli. Lorenzo,  è un libro aperto, Le sue finte sono disegnate sull’erba, gli manca la sterzata alla Ronaldo, ma è dappertutto, come una zanzara, per ora da fastidio ma non punge, fantastico l’assist a Callejon, lo aspettiamo per il finale di stagione. Fantastica l’azione del secondo gol, tre tocchi (Reina rimessa, Pandev lancio e Mertens rete), e lo hai fatto contro la Juventus!, scavalcando il forte centrocampo bianconero. Ma perché non lo hanno fatto in altre partite? Questione solo di concentrazione o di squadre che si chiudono? Appunto, le superi nel modo in cui hai fatto stasera.

Che capatosta Mertens nel suo secondo gol, resiste, si aggrappa, zero timidezza e scarica in rete, appena entrato, questo ragazzo ci mette il cuore, sempre. Higuain non approfitta dell’assenza di Tevez per avvicinarlo, ma forse era troppo. Benitez nelle interviste fa capire che se vuoi arrivare ai campioni devi pagarli bene, anzi benissimo. Ecco spero che Aurelio capisca che, anche se fa male sborsare fino a dieci miliardi delle vecchie lire per uno stipendio, se il gioco vale la candela, dovrà farlo, a denti stretti e portafoglio aperto. Al resto ci penserà Rafa.