Il ritorno di Lorenzo nel tour de force: per il Napoli possono aprirsi scenari di grande prestigio

Lorenzo può cambiare 3 destini, il suo, quello del Napoli e della Nazionale
31.03.2015 21:30 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Peppe Giannotti
Il ritorno di Lorenzo nel tour de force: per il Napoli possono aprirsi scenari di grande prestigio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ecco il Felipe Anderson che il Napoli aspetta, meno potente del Laziale che sta cambiando i destini della Lazio ma col cuore napoletano, basterà?

Lorenzo può cambiare 3 destini, il suo, quello del  Napoli e della Nazionale. Chissà Conte cosa darebbe per riaverlo nei ranghi, un vero scugnizzo di classe e tecnica dopo le polemiche di questi giorni sugli oriundi. Rafa non lo ha mai tradito, lo ha sempre messo nella mischia, stavolta davvero è il momento della MATURITA’ per tutti, anche per quei pochi tifosi che si son ricreduti sul valore e l’affetto che Insigne mostra per questa maglia. Ma il ragazzo dopo il grave infortunio ora davvero può avere un futuro roseo, anche in azzurro, e la prossima stagione se il Napoli torna in Europa (quella vera) può davvero essere la sua consacrazione.

La cronaca del momento però fa riflettere sul momentaccio degli azzurri, 5 punti nelle ultime 6 partite, meno 11 rispetto allo scorso anno. Se osservi la classifica di un mese fa, dico un mese fa, sembra un altro campionato. Perché? Zero punti in tre trasferte consecutive con squadre che puntualmente dopo la gara  della vita non vincono più, un fatto che si ripete maledettamente come una fattura malefica. Marek, un bel finale di stagione, ma dipende da lui, dalla sua cazzimma e voglia di rispondere all’amore dei tifosi, che peccato questo calciatore che gioca a testa alta ma non ha la fortuna del calciatore carismatico. Che rabbia vedere durante la gara una marea di cross al centro  area tutti a palombella facile preda del portiere atalantino,  sembrava un allenamento di una scuola calcio. Un Rafa che in concomitanza di un Napoli in flessione non si è mai visto così lontano dalla panchina, in piedi coi suoi occhiali perennemente annebbiati dalla tensione, lo vedi agitarsi meglio o peggio di Mazzarri o Conte. Se il  Napoli avesse segnato e poi subìto il gol del pari (irregolare) la beffa sarebbe stata più atroce ma anche le colpe si sarebbero attenuate. Invece vedere i ragazzi dell’ex Reja con un uomo in meno organizzarsi in difesa come fosse il punto salvezza definitivo è una cosa che contrasta con il superbo invidiato attacco azzurro.

Tanto va la gatta al lardo che alla fine la Roma vince, e lo fa alla vigilia del derby del Sud, con più 6 di vantaggio, col morale rinfrancato Sembra che il  Napoli stia (in campionato) imitando malamente la Roma, con la differenza che i giallorossi avevano un tesoretto che ha permesso loro di restare con immensa fortuna al secondo posto. Il ritorno di Insigne chissà potrebbe ridare fantasia e cross decenti a Higuain e compagnia bella, una scossa in velocità, rapidità di movimenti, punizioni nei punti nevralgici del campo, e i gol dello stesso ragazzo, senza dimenticare l’apporto del ritorno di Gargano, quel piedino malefico che manca a Lopez e De  Guzman, e forse anche la spinta di Strinic assente e in leggera fase calante dopo l’ottimo avvio. Pensiamo solo cosa vuol dire stare fuori dall’Europa che conta, non solo va via Rafa ma lo seguirebbe forse (e a ragione) l’argentino, il Pipita che sono sicuro è sincero, vuole vincere col  Napoli, al di là del discorso economico vuole restare,  ma lo sappiamo da anni, pizza e mandolini non sono più di moda.