In ricordo di Ciro: la luce che vogliono oscurare

La rubrica Chiaramente dedicata alla manifestazione di oggi: tutti in Piazza Dante, ore 17.00. Rispetto per Napoli, e giustizia per Ciro Esposito
26.09.2014 15:05 di Chiara Giordano Twitter:    vedi letture
In ricordo di Ciro: la luce che vogliono oscurare

Il 3 maggio siamo arrivati a Roma e malgrado ci avessero garantito sicurezza pubblica dopo le 16.30, in via Tor Di Quinto” percorso obbligato” ai bus e tifosi del Napoli, della polizia neppure l’ombra. Ci hanno fatto percorrere una strada pericolosa, priva di scorta, una strada già nota alle forze dell’ordine, così com’era noto il facinoroso De Santis e il suo gruppo. Le prime bombe carte di De Santis colpiscono il bus del club Napoli-Milano Partenopea, pieno di bambini e donne, a cui ha gridato “Merde scendete”, l’autista blocco’ le porte mantenendo la calma, Ciro si trovava a piedi lì, con alla sua destra persone che da un vetro sbattendo i pugni dalla paura gli chiedevano aiuto. Il resto della verità, anche se stanno cercando alcuni media e avvocati di cambiarla, Napoli e lo Stato la conosce bene. Ho lanciato una petizione perché il Questore e il Prefetto di Roma si dimettessero per il mancato ordine pubblico, la stessa sta raccogliendo diverse adesioni in tutta Italia, perché tutti sanno che se la polizia avesse bloccato questo gruppo appartenenti anche al ciak village ,di cui i nomi stranamente ancora non vengono fuori, forse Ciro sarebbe ancora vivo.

Nelle ultime settimane ho sentito attacchi atroci e vergognosi su Napoli e sulla mia Scampia, la Scampia di Ciro, di Antonella, la Scampia che secondo alcuni per audience è la città che Dio brucia perché insalvabile,(Gomorra) e che invece in una tragedia così grande ha dimostrato a tutta l’Italia dignità e compostezza. Ci sono ancora tanti perché su quel giorno che Napoli non intende ingoiare, i carabinieri a 150 metri dall’accaduto che non escono, un ciak village proprietà del Coni a cui avevano sottoposto i sigilli ed era aperto, una macchina della polizia che arriva dopo i primi spari, e l’agente in borghese pur vedendo Ciro sanguinante a terra va all’interno della struttura, tanti mesi e nessun nome come se tutto questo fosse stato organizzato solo da De Santis, chi protegge questa gente, chi ha contribuito a questa tentata strage… Continueranno ad offendere i terroni,(come molti ci definiscono)perché non accetteranno mai che Napoli viene rappresentata in quel giorno, da un ragazzo di Scampia, che è andato allo stadio con uno zaino, pieno non di armi, ma di panini napoletani preparati da Giovanni, il papà. Si sposta l’attenzione ogni secondo su Genni la carogna, perché non hanno elementi. In quel 3 maggio hanno perso tutti, il mio amico è morto, ma siamo tutti feriti, perché quei colpi li portiamo addosso, ogni giorno, sentendo anche le cattiverie di chi quel giorno non c’era o deve raccontare un'altra storia. “La tristezza c’è, ma sono fiduciosa, perché possono dire inventare e fare quello che vogliono, ma siamo noi ad avere l’arma più forte, il Dio dell’Impossibile che farà venire fuori tutta la verità” Oggi ore 17 Sit-in a Piazza Dante, non restare a casa perché pensi che le cose non possano cambiare, contribuisci a sostenere il tuo popolo, il suo rispetto, e i suoi ragazzi, perché Ciro poteva essere un vostro figlio, o potevi essere tu.