L'analisi: è calcio d'agosto, basta per non preoccuparsi del Napoli di Nizza?

Nella quarta amichevole pre-stagionale 2015-2016 del Napoli, la prima fuori dai confini nazionali, arriva la prima sconfitta per il Napoli targato Sarri.
04.08.2015 10:20 di  Vincenzo Perrella   vedi letture
L'analisi: è calcio d'agosto, basta per non preoccuparsi del Napoli di Nizza?

Nelle tre amichevoli giocate contro gli altoatesini della Val Di Non, contro il Feralpisalò e contro il Cittadella, sono arrivate tre vittorie (e come poteva essere diversamente?), ma anche buone indicazioni sul gioco del nuovo Napoli di Sarri: gioco palla a terra, verticalizzazioni veloci, pressing alto, difesa che stringe sugli attaccanti avversari (e non arretra portandoseli in area di rigore, come faceva con Benitez). Anche l’attacco ha mostrato movimenti diversi, con tagli e tiangolazioni di prima, ben supportato dal centrocampo. Ma non era l’attacco a dover stare sotto la lente d’ingrandimento. Il centrocampo sì. E pure la difesa. Ma mentre il terzetto della linea mediana ha mostrato ampi margini positivi, la difesa ha continuato a traballare paurosamente, tanto sugli esterni quanto tra i centrali.   

La partenza di Britos ha obbligato Sarri a lavorare con soli tre centrali fino all’acquisto di Chiriches. Ebbene, tranne che nella gara con la Val Di Non, il Napoli ha sempre preso gol, frutto di disattenzioni colossali. Non poteva essere diverso nella prima gara internazionale degli azzurri in quel di Nizza, contro una squadra più avanti nella preparazione, visto che il campionato transalpino è ai nastri di partenza. Lo start di quello italiano è previsto due settimane dopo. Ma non si può negare che nella bassa Francia il Napoli abbia palesato i problemi a tutti noti: portiere distratto (per usare un eufemismo) e stavolta non c’era Rafael, ma il neo acquisto Gabriel. Per non parlare del quartetto difensivo che proponeva come centrali Henrique e Koulibaly (mancava Albiol e nella ripresa si è visto un Chiriches giustamente ancora spaesato). La coppia centrale di cui sopra è sembrata inadeguata. Il brasiliano sembra ormai orientato a valutare progetti altrove, mentre il francese si distrae non da difensore di fascia A. Del resto non lo è ancora. Al suo arrivo si erano sprecati i paragoni. Lo chiamavano “nuovo Thuram” (ex grande centrale francese della Juve). I paragoni sono come l’acqua fresca, al Napoli. Dumitru era stato paragonato a Thierry Henry e El Kaddouri a Zinedine Zidane! Poi però si è visto che fine abbiano fatto questi paragoni.

Scommesse, scommese, fortemente scommesse. Quando il Napoli non riesce a prendere le prime scelte, si affida a giocatori che neppure il proprio allenatore conosce (lo dice Sarri per Chiriches, ad esempio). In una difesa già rovinata dai metodi di Benitez e dalla non eccelsa qualità degli interpreti, era il caso di rischiare l’acquisto di Chiriches? E sarà il caso di cercare Oikonomou (del Bologna) per completare i quattro difensori centrali? Visto che gli investimenti forti si fanno solo sugli attaccanti ma il reparto è completo, perché non investire su un forte difensore come se si stesse acquistando un altro attaccante?

A proposito di attaccanti, le conferme positive giungono da Mertens ed Insigne (e non solo in zona gol). Anche Callejon e Gabbiadini sembrano in forma. E pensare che non si è visto ancora Higuain e non si vedrà più per due anni Zapata (la vera variante del gioco d’attacco del Napoli). Insieme al centrocampo, l’attacco sarà il punto di forza del Napoli targato Sarri. Basterà per migliorare il quinto posto dell’anno scorso? Saprà il duo De Laurentiis-Giuntoli trovare il bandolo della matassa per acquisire un difensore di valore? Intanto la sconfitta di Nizza ha lanciato il messaggio: sta a chi di dovere recepirlo! E’ ancora calcio d’agosto fatto di amichevoli, ma serve per valutare tutte queste cose.