La storia siete voi: L'Avvocato Fabio Pecchia

E' il nuovo secondo di Benitez ma non è nuovo alla piazza. L'Avvocato saprà farsi valere anche in questa nuova veste
26.06.2013 21:00 di Leonardo Ciccarelli Twitter:    vedi letture
 La storia siete voi:  L'Avvocato Fabio Pecchia
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Prima “Il Professorino”, poi “L’Avvocato”, una cosa è certa: Fabio Pecchia è una persona di cui ci si può fidare.
Nasce in una torrida estate degli anni ’70 in uno splendido paese di mare come Formia e capisce  fin da subito che il pallone sarà la sua vita ma da personaggio pragmatico qual è non riesce a dedicare tutto se stesso alla causa perché ritiene fondamentale per un calciatore anche la propria formazione personale, la propria formazione culturale.
A 12 anni lascia la famiglia e si trasferisce in Campania, destinazione Avellino, dove muove i primi passi seri verso quel sogno chiamato professionismo. Esordisce nella stagione ‘91/’92 con la maglia dei lupetti in Serie B e si ripete l’anno successivo dopo la retrocessione in C1 ma le doti del centrocampista sono cristalline ed allora il Napoli di Lippi investe su di lui. Il cartellino in realtà è acquistato dal Parma che lo cede immediatamente alla società di Ferlaino.
A 20 anni è il perno del centrocampo del Napoli in Serie A, l’allora emergente Marcello Lippi vede in lui il perfetto calciatore per esprimere al meglio il suo credo tattico fatto di verticalizzazioni e gioco veloce. Fabio Pecchia comprende perfettamente questo modulo e così grazie alla sua visione di gioco ed alla sua duttilità tattica si impone come uno dei talenti più splendenti del panorama calcistico italiano.
Sono anni difficili quelli, con un Napoli che riesce ad andare avanti solo grazie alle intuizioni della dirigenza ed ai sacrifici della squadra. 4 anni a Napoli, 125 presenze prima del sacrificio: Fabio Pecchia va alla Juventus per 10 miliardi di lire.
Un solo anno in bianconero, 21 presenze, 1 goal ma tanti trofei: Supercoppa italiana e Scudetto, nel mezzo dell’avventura c’è anche la vittoria dell’Europeo U21 con l’Italia di Cesare Maldini ed una squadra irripetibile: Buffon, Nesta, Totti, Panucci, Cannavaro.
Dopo l’esperienza bianconera comincia il suo lungo peregrinare per il Bel Paese, che comprende un altro ritorno a Napoli, ma che vede anche Bologna, Como, Siena, Ascoli , Frosinone e Foggia. Si ritira proprio quando vestiva la maglia rossonera e diviene il vice allenatore di Ugolotti.
Il Professorino non ha mai abbandonato l’altra sua passione però, lo studio. Negli anni dell’università la mattina andava a seguire i corsi di giurisprudenza alla Federico II, a Spaccanapoli ed a Mezzocannone.

Nel 2007 la Corte d’Appello di Bologna gli ha rilasciato il permesso per l’accesso alla professione forense facendo di lui un avvocato a tutti gli effetti.
Dopo l’esperienza a Foggia bazzica gli studi di Sky come commentatore ma il campo gli manca ed allora accetta prima la sfida del Gubbio dei miracoli di Gigi Simoni e poi va al Latina dove, soprattutto grazie a lui, conquista il terzo posto in campionato e la vittoria della Coppa Italia di Serie C. Pecchia è stato esonerato dal Latina ma le motivazioni non sono pervenute.
Ora la storia che stiamo scrivendo è un work in progress. Pecchia ha abbracciato per la terza volta la causa Napoli e con un “Sono onorato” ha liquidato l’avvicinamento al ruolo di vice allenatore di Rafa Benitez, un uomo che conosce perfettamente perché da tempo ne segue le orme.
Personaggi molto simili, dediti al lavoro ed allo studio, che vedono il calcio in maniera molto simile pur parlando due lingue diverse. Di lui parlano bene allenatori come Zeman, Boskov e Lippi. Di lui parla bene anche Rafa Benitez. Una persona per bene l’avvocato e Napoli ha un estremo bisogno di questi personaggi: chi ama non dimentica, grazie di tutto Avvocà e grazie per tutto quello che farai in queste nuove vesti.