Lanciate dall'Europa League, tra Napoli e Torino chi avrà più entusiasmo?

Caricatissimi i due allenatori dalle belle prove dei loro ragazzi in coppa. Chi meglio nè gioverà?
04.10.2014 18:00 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Peppe Giannotti
Lanciate dall'Europa League, tra Napoli e Torino chi avrà più entusiasmo?
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© foto di Federico De Luca

Caricatissimi i due allenatori dalle belle prove dei loro ragazzi in coppa. Chi meglio nè gioverà?

Ventura strappa 3 punti ai danesi (a (tempo scaduto) che avevano coi loro pareggi eliminato la Juve lo scorso anno in Champions, una grande soddisfazione che l’ex tecnico azzurro non ha lesinato di commentare ai microfoni delle TV. E naturalmente dall’altra parte gli azzurri che ritrovano due goleador “smarriti”, Marek che lo aveva promesso, una carica speciale il sapore di casa che lo ha visto staccare di testa con sicurezza anticipando il portiere slovacco. E poi l’assist a giro palla per Gonzalo perfetto come faceva una volta, dritto sulla testa dell’argentino appena entrato. Corsari e felici gli azzurri che ora comandano il Girone e non possono fermare l’entusiasmo loro dei tifosi e soprattutto di Rafa Benitez in cerca di sanguinose rivincite.

Insomma una gran bella gara si prevede al  San Paolo domenica sera, nel ricordo di recenti beffe che il Toro ha dato al Napoli. Ventura ogni volta che torna sotto il Vesuvio si illumina d’immenso, aveva voglia di restare su quella panchina all’epoca, troppo bello vedere quel piccolo Napoli che cresceva con lui e dirottava verso la massima serie. Ma il destino ha voluto diversamente ed oggi torna ancora una volta a Fuorigrotta con un po’ di magone per l’avventura interrotta, ma  con la concreta speranza che i due ex azzurri (Amauri e Quagliarella) possano fare la differenza. Il primo  lasciò Napoli giovanissimo e non ebbe tempo di maturare (i soliti errori) ma era già un cavallo pazzo, carattere forte, strafottente, infortuni e tanta voglia di riciclarsi dopo la bella stagione a Parma. L’altro beh, qui potremmo fare un editoriale a parte, e lui Quagliarella, che lasciò un Napoli in ascesa per il timore di non avere lo spazio giusto, o forse il posto da titolare quasi fisso. Oltre che per dissapori nello spogliatoio, ma un giorno ce lo dirà in un libro ne siamo sicuri.

La questione invece della titolarità in campo beh, lo scrivemmo più volte e abbiamo sempre stigmatizzato quei comportamenti, non solo dello Stabiese ovvio. Ovvero perché solo a Napoli quando fanno panchina ecco i capricci (fino a volersene andare) perché non giocano, e poi li vedi in panchina sereni e sorridenti se vanno alla Juve o al  Milan(di una volta si intende). Noi ci chiediamo perché? Forse perché sicuri di vincere premi e bonus? Lasciamo perdere, fatto sta che dopo la tribolante stagione bianconera con Conte, Quagliarella prima di passare dall’altra parte del Po’, un pensierino a Napoli l’aveva ancora una volta fatto. Forse essere vice Higuain poteva sembrare meno complicato di essere vice Cavani (un mostro all’epoca).

Tutto ciò ed altro dunque è Napoli-Torino, una partita che i ragazzi di Rafa non possono non devono sprecare, c’è la sosta, una sconfitta o una brutta prova sarebbe deleterio per l’ambiente, invece  in caso di sconfitta di una delle battistrada nella partita stellare di Torino, beh vorremmo divertirci a sentire polemiche e sfottò mentre da sotto gli azzurri mostrano le unghie come da pronostico. La porta di Rafael è imbattuta da due gare (coppa compresa) ma le due contendenti (Sassuolo e  Slovan) son sembrate (con tutte le defezioni difensive) poca cosa. Ora col Toro arrivano i veri marpioni d’aria di rigore, compreso un robusto centrocampo granata, e il giovane numero uno azzurro dovrà dimostrare che la partenza (inammissibile) di Reina possa essere il più indolore possibile, ne va della sua carriera e del futuro del  Napoli che sembra aver ritrovato un pimpante Zapata e un Koulibaly che coi suoi lanci da 3o metri a imbeccare Marek ci ha ricordato il miglior Ruud Krol degli anni 70, quando il Napoli con quel libero da Pallone d’oro sfiorò lo storico primo scudetto, ma questa capirete è un'altra storia!