Ogni gara ha il suo proverbio: L' auciello dò malaugurio

23.01.2015 01:20 di Dario De Martino Twitter:    vedi letture
Ogni gara ha il suo proverbio: L' auciello dò malaugurio
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© foto di Federico Gaetano

15 gol in 5 anni di cui il 20% segnati al Napoli. Tre reti in cinque partite al San Paolo per quello che non è certo un goleador. Panagiotis Konè si conferma bestia nerissima degli azzurri. Reti tutte segnate negli ultimissimi minuti: quando colpisce è sempre fatale. Insomma è l''Auciello dò malaugiro" del Napoli.

Una tradizione che è cominciata il 16 dicembre 2012. Al San Paolo va di scena Napoli-Bologna. Gabbiadini (allora al Bologna) dà il vantaggio ai rossoblù, ma Gamberini e Cavani ribaltano il risultato. Poi all'87 entra in scena lui e pareggia i conti. A chiudere l'opera l'ex Napoli Portanova che dà la vittoria agli emiliani.

Passano tre giorni ed il Napoli può già vendicarsi. Sempre a Fuorigrotta si giocano gli ottavi di finale di Coppa Italia, con gli azzurri campioni in carica. Cavani porta avanti gli azzurri, Pasquato pareggia. Poi al 90' arriva il gol vittoria del Bologna che estromette gli azzurri dalla Coppa. Il marcatore? Ovviamente sempre lui, quel greco. 

Stasera l'ultimo atto. Quello finalmente felice. Quello in cui Higuain con una tagliente lama sigla l'ultimo rigore decisivo ed apre in due l'auciello niro Konè, annullando il suo ultimo colpo fatale. Caro Panagiotis, la maledizione è spezzata: ora non ci fai più paura!