Rafa, per l’amore che hai ricevuto ora tocca a te

Per tutto l’amore che Don rafè ha ricevuto e riceve, credo che il suo più grande imbarazzo sia fallire coi napoletani.
04.09.2014 14:40 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Peppe Giannotti
Rafa, per l’amore che hai ricevuto ora tocca a te
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Per tutto l’amore che Don rafè ha ricevuto e riceve, credo che il suo più grande imbarazzo sia fallire coi napoletani.

Credo che ora tocchi davvero a lui, a Rafa. Il Presidente è davvero una personcina unica, istrionica, simpatica, furbissima con quel…”Ho fiducia in Benitez. Allo stesso modo in cui rincuorò e dette fiducia a Mazzarri, forse a denti stretti ma lo fece, e Walter gli regalò il piccolo sogno del passaggio del turno in Champions e la coppa Italia. Con la differenza che Mazzarri era un prof. di scuole Medie con curriculum limitato, mentre Benitez è riconosciuto come splendido “Docente di fama europea”. Ora le cose sono due: Se la classe di studenti che aveva Walter avesse studiato meglio, probabilmente avrebbe ottenuto qualcosina in più ma poco, diciamo un distacco meno eclatante dalla super Juve. Mentre l’Aula Magna che si aspettava di dirigere lo spagnolo in un anno di intensi nuovi insegnamenti sembra aver smarrito le sue funzioni, e questo perché sul mercato son mancati i “secchioni”, quelli che tu segui con orgoglio per non farti prendere in giro a fine anno scolastico, che cerchi pure di carpirne la bravura tecnica ed in che modo riescono a studiare (giocare) tanto bene col minimo sforzo. Insomma, sono mancati quei campioni di razza che Rafa voleva e che si dovevano UNIRE col cordone ombellicale a quelli tutt’ora presenti (Higuain, Mertens, Callejon e Albiol). Ovviamente (non solo per colpa sua) il bravissimo Pepe Reina ha dovuto cambiare facoltà! In tutto questo mettici pure la mancata crescita di Marek (che non riesce a muoversi come vuole) e l’involuzione di Lorenzo Insigne (che non riesce ad avere quel carattere forte) per emergere (più da insulti semi gratuiti che da vere deficienze pallonare). Mettici le promesse mancate di Dela sul mercato. Il tifoso azzurro o il napoletano in genere non ama passare per fesso, non è nella sua natura, nella sua storia secolare. Il napoletano sa prendersi in giro, accetta lo sfottò se tu dimostri di essergli all’altezza. Ed in questo il furbo presidente che ha fatto rinascere (la Napoli del pallone) ha troppo tergiversato, dimenticando che in panchina non aveva più il bravo professorino delle Medie ma un Docente, abituato a parlare di Trigonometria e analisi applicata e non tabelline o semplici equazioni. Metti pure che  dal mercato (diciamolo francamente) il Napoli non aveva nemmeno puntato a VERI TOP, ma campioni che potevano esplodere sotto il Vesuvio, come hanno fatto i DIMENTICATI SPAGNOLI nella loro terra natìa. Neanche questo è successo, sono arrivati calciatori che forse Walter avrebbe fatto crescere, ma il tempo non c’è per Benitez, egli vuole vincere, deve vincere.

Dare fiducia a Rafa ed all’ambiente per Dela è un fatto scontato, l’ultimo suo appiglio, bisognerà vedere il tecnico come  la intende questa fiducia, se saprà forse (per la prima volta) calarsi nella normalità, nel vivere giornata per giornata a testa alta ma non con la sicurezza che aveva prima di venire a Napoli, sicurezza che egli aveva sin dal mattino quando si recava ai campi di allenamento che lui desiderava a Napoli, con quei 5 o 6 punti di forza che conosceva, con gli stadi (intesi come struttura) che lui ha sempre calcato al massimo dell’efficienza. A TUTTO questo credo che Rafa avrebbe soprasseduto se avesse avuto ALMENO la squadra da SOGNO, o quantomeno pronta a sbranare l’avversario nei Preliminari, tornare nei gironi e RICORDARE a tutti: “Siamo tornati, siamo quelli che hanno fatto 12 punti e sono usciti fuori, stavolta col cavolo che ci ricaschiamo”. Ecco, lui desiderava quello, poi potevi pure prendere una sonora batosta coi “gemellati”, non gli avrebbe fatto ne caldo ne freddo, e forse pure ai tifosi. Invece egli ha dovuto (tra sudori e pelle arrossata)  fare quel paragone stupendo e dire: “Sembrava che il Napoli andava in B se perdeva e che Roma, Juve e Milan hanno già vinto lo scudetto…” Ecco, quelle parole gli sono uscite dal cuore perché si è sentito ferito, e con lui i suoi ragazzi, e i tifosi per la brutta figura fatta a Bilbao. Ma la domanda è: Si ma ora questi ragazzi sono all’altezza di quelle 2 che sono già scappate? Vuoi mettere il nuovo corso delle milanesi? E’ già TUTTO SCRITTO sui media. TOCCA A VOI RAGAZZI AZZURRI smentire quei paradossi che leggi a inizio di stagione SOLO nel calcio!