Calzona in conferenza: “Non si possono fare sempre 4 gol! Col caldo serviva gestire, al 45’ avevo già previsto tutto!”

Francesco Calzona interverrà nella sala conferenze dello stadio Maradona per rispondere alle domande della stampa.
14.04.2024 15:16 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: Antonio Noto
Calzona in conferenza: “Non si possono fare sempre 4 gol! Col caldo serviva gestire, al 45’ avevo già previsto tutto!”

Al termine del match contro il Frosinone, il tecnico del Napoli Francesco Calzona interverrà nella sala conferenze dello stadio Maradona per rispondere alle domande della stampa. Su Tuttonapoli.net, come di consueto, la diretta testuale della conferenza stampa.

15.07 - Inizia la conferenza stampa.

Che impatto psicologico ha questo pareggio vista anche la tendenza a prendere sempre gol? "E' chiaro che non è possibile fare sempre 3-4 gol per vincere una partita. Dobbiamo imparare ad essere più solidi, cosa che nella mia gestione non è mai accaduta siccome prendiamo sempre gol. Oggi abbiamo avuto la fortuna di passare due volte in vantaggio e di creare tanto. L'unico problema è che in fase di non possesso rischiamo sempre, non c'è mai la sensazione che stiamo gestendo la partita. Non abbiamo la percezione del pericolo, un'altra cosa che è grave. Non riusciamo a fare squadra. Ogni volta ci passa palla dentro, ci puntano la linea e non va bene, perché invece di correre rincorriamo. Questa squadra non ha le caratteristiche per farlo, l'ha dimostrando l'anno scorso quando riconquistava la palla velocemente. Abbiamo questo problema che ci sta condizionando, dobbiamo assolutamente migliorare da qui alla fine".

C'è troppa pressione nel giocare in casa? "I calciatori quando sono a questo livello non devono avere paura delle pressioni, se no non sei un giocatore di questo livello. Non abbiamo nulla di dire al pubblico, oggi erano più di 50mila, siamo noi che dobbiamo trascinarli. Già che tutta questa gente è venuta a quest'orario, per noi deve essere un vantaggio. Poi è chiaro se alla fine ti fischiano giustamente, devi andare a casa e stare zitto".

Crede ancora all'Europa, qualunque sia? "Certo, ci si deve credere se no non puoi fare questo lavoro. La matematica non ci condanna per nessun traguardo. Io ci credo, so che abbiamo il problema gravissimo di non essere solidi, per cui dobbiamo migliorare. Questa settimana abbiamo lavorato tanto ma continuiamo a subire due gol a partita, questa cosa non è accettabile".

Come è la condizione fisica? "Avevo detto alla squadra che sapevamo che oggi c'era molto caldo, avevo chiesto la gestione della palla per non correre e rincorrere. Giocavamo contro una squadra molto giovane, sicuramente con più benzina di noi. Quando siamo passati in vantaggio ho chiesto di muovere la palla e di non avere fretta di fare il secondo gol cercando di sbagliare poco, cosa che non ci è riuscita perché subito dopo il gol abbiamo perso 4-5 palle e subito il rigore. E' inaccettabile come sono arrivati in area. Abbiamo giocato tantissimo, siamo a fine stagione, la squadra non è giovanissima e non sarà al 100%, però si può rimediare a tutto questo con la solidità. Essendo squadra, cercando se non riesci ad andare a pressione di fare una densità ordinata. In questo momento non riusciamo a fare nemmeno una densità ordinata".

Che corde si possono sollecitare per avere una reazione d'orgoglio? "L'obiettivo, questa è la vita. Devi avere sempre obiettivi da raggiungere, devi avere gli stimoli. Avere un obiettivo per ogni lavoratore, per ogni persona, è la cosa che conta. Questa è l'unica cosa, ma fino a quando non troveremo la solidità avremo difficoltà. Alla fine del primo tempo ho detto alla squadra che continuando a giocare così non l'avremmo vinta e così è stato. In questa partita non ho mai avuto la percezione di essere padroni del campo".

Il suo stato d'animo combacia con quello dei tifosi? "E' chiaro che il tifoso è deluso, perché sperava che oggi vincessimo, ed deve essere così. Dobbiamo essere noi a trascinare i tifosi, perché più di pagare il biglietto e venire allo stadio non possono fare. Magari non ci sostengono all'inizio, ma siamo noi a dovere portare 50mila persone ad essere l'uomo in più. Lo facciamo a tratti, quando siamo in possesso di palla. Quando non abbiamo il possesso diventiamo vulnerabili, questo è il problema principale. Sono molto dispiaciuto perché vincerne due di fila fa crescere l'entusiasmo e l'autostima, invece questa battuta d'arresto in una partita dove abbiamo creato tantissimo incide sul morale mio e della squadra. Sono dispiaciuto, ma sono il primo a dare un segnale perchè sono l'allenatore. Posso essere dispiaciuto fino a stasera, ma da domani mattina devo pensare alla squadra e come tirarla fuori da questa situazione".

15.15 - Termina la conferenza stampa.