Contro la Juve una vittoria che pone basi per il futuro. Chi di fuorigioco ferisce, di fuorigioco perisce!
Chi di fuorigioco ferisce, di fuorigioco perisce! Questo potrebbe essere il titolo clou di Napoli-Juventus, dopo il gol di Callejon che risponde a quello della gara di andata dell’altro spagnolo Llorente. Ma sarebbe riduttivo limitarsi al gol in fuorigioco dell’ex madridista. Il Napoli avrebbe meritato un divario nel punteggio più consistente, avendo annichilito la Vecchia Signora, disabituata a ricevere un trattamento simile nel campionato italiano. Del resto, molte squadre affrontano i bianconeri in maniera rinunciataria, quasi come se perdere con la Juventus ci può stare a prescindere. Ma la squadra di Conte, presa di petto, mostra limiti che riesce a coprire con la ferocia nel suo modo di aggredire gli avversari.
Ovviamente, i media del nord si affrettano a trovare scusanti della sconfitta bianconera al San Paolo: dalle assenze di Tevez e Barzagli, alla stanchezza per le troppe partite giocate, fino al gol in fuorigioco di Callejon al 37’ ed altro ancora. Ma tutti dimenticano che il Napoli ha giocato pressappoco le stesse partite della Juve, con una rosa meno ampia e soprattutto con infortuni gravi che hanno colpito alcuni protagonisti. Si prenda ad esempio la fascia destra difensiva degli azzurri: quest’anno vi si sono alternati Maggio, Mesto, Zuniga, Réveillère, Behrami e Henrique (ed in un’occasione perfino Callejon!). Anche nella corsia di sinistra, prima dell’arrivo dell’ottimo Ghoulam, il problema è stato lo stesso. E c’è mai stato qualcuno che ha dato atto a Benitez di aver fatto di necessità virtù? Lo spagnolo, contro la Juve, ha dato una lezione a Conte, vendicandosi dell’affronto della gara di andata.
Nel secondo tempo contro i bianconeri, il prevedibile ritorno della Juventus non ha scosso il Napoli. Anzi, tutt’altro. All’81’ Mertens ha trovato il 2-0 con una splendida azione personale. Alla fine, il dubbio è d’obbligo: ma quei 20 punti (ora divenuti 17) tra le due squadre sono veramente giusti? Il Napoli ha battuto Juventus, Roma, Milan (2 volte), Inter, Lazio e Fiorentina, ma gettato via punti con Sassuolo, Livorno, Chievo, Udinese, Bologna, Genoa, Cagliari, Atalanta e Parma. Sono costati proprio 20 punti. Certo, i 64 punti dopo 31 giornate del Napoli (con 19 vittorie e 7 pareggi) sono tanti. Ma chi è davanti (Juventus 81 punti e Roma 70 con una gara in meno) ha fatto qualcosa di anomalo. E’ l’unica giustificazione per i tanti punti sciupati dalla squadra azzurra. Il rammarico però resta.
L’andamento di questa stagione deve rappresentare un insegnamento per il futuro: nel modo di affrontare le partite, ma anche e soprattutto in sede di calciomercato. Qualche giocatore in più acquistato nei vari reparti non farebbe male. In fondo il Napoli da 5 anni disputa tutte e tre le competizioni. E la rosa di giocatori di qualità va ampliata.
Mancano 7 gare al termine del campionato, più la finale di Coppa Italia. Ora il Napoli chiuda in bellezza la stagione. E i presupposti ci sono tutti.