Crollo del fatturato e monte-ingaggi esploso: ADL, serviva chiarezza e non promesse. La strategia partì con le comproprietà...

02.09.2014 13:50 di  Antonio Gaito  Twitter:    vedi letture
Crollo del fatturato e monte-ingaggi esploso: ADL, serviva chiarezza e non promesse. La strategia partì con le comproprietà...
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Terminato il mercato, non si placa il malumore dei tifosi. Inevitabile, considerando che sin da gennaio scorso c'erano state promesse chiare, ribadite poi a fine campionato scorso e poi a Dimaro. Il mercato del Napoli non sarebbe neanche negativo, tenendo presente che è stato fatto a costo zero (nel computo tra entrate ed uscite) vendendo giocatori fuori dai piani o poco adatti al 4-2-3-1, e assicurato a Benitez giocatori almeno "di ruolo", come riferito dallo spagnolo, ed allungato la panchina a centrocampo. Tutto, però, diventa relativo quando ad inizio mercato i diretti interessati parlavano di colpi e ciliegine, preannunciando quindi uno dei mercati più importanti degli ultimi anni.

La realtà è che Aurelio De Laurentiis è stato poco chiaro sulla situazione economica del Napoli, o probabilmente pensava di passare tranquillamente il preliminare di Champions. Senza la massima competizione internazionale il fatturato dai 150-160mln è tornato ai 120mln di qualche anno fa (ma servirà almeno una Europa League decente che porti 12-15mln incassati tra premi, market pool e botteghino) e - come riportato dal collega Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore con la solita puntualità - più di 100 vengono assorbiti tra ammortamenti e monte ingaggi. In tanti hanno commesso l'errore di credere che con il ricavato di Cavani il Napoli sia arrivato a Higuain, Callejon, Mertens ed Albiol. Questo è vero per il cartellino, ma l'ingaggio dell'uruguayano di 5mln di euro è stato coperto da Higuain e gli altri hanno aumentato notevolmente i costi fissi a bilancio.

Per questo, ad esempio, il mancato ritorno di Reina era scontato a tutti in società. Già nelle risoluzioni delle comproprietà era chiara la strategia della società di puntare a ridurre il parco giocatori e quindi eventuali prestiti che spesso portano a contribuire agli ingaggi: in questo senso si spiega la rinuncia a tanti giocatori (a costi anche irrisori come Izzo per 200mila euro o addirittura gratis come Armero) e poi a cessioni sostanzialmente gratis come Calaiò e Gamberini, per escludere anche il minimo rischio di gravare il bilancio con altri stipendi. Il caso emblematico è quello della doppia operazione Pandev-Behrami, svenduti pur di alleggerire i costi fissi di oltre 6mln lordi dei due stipendi. In questo modo gli stipendi non hanno superato gli 80mln di euro lordi, ma bisogna aggiungere gli stipendi per giocatori in prestito in altri club, quello di Benitez di 7mln lordi e quelli del suo staff, del Cda, di altri dirigenti e del settore giovanile. Oltre a svariate voci che riguardano altre tipologie di costi. 

Tra entrate ed uscite il bilancio del mercato è in equilibrio, come detto, ma in questo senso la partenza non preventivata di Fernandez ha giocato a favore del club, altrimenti le riserve a bilancio (il famoso tesoretto) sarebbero servite paradossalmente per evitare probabilmente un rosso di bilancio. Corretta a livello finanziario la strategia di usare riserve accantonate solo nel momento di difficoltà, per non subire ridimensionamenti evidenti in futuro, ma pesa come un macigno la mancata chiarezza sulle potenzialità del Napoli che sta portando, e porterà per tutta la stagione, ad una tensione e pressione anche sulla squadra e l'allenatore nell'anno in cui un'altra mancata partecipazione in Champions porterebbe realmente ad un ridimensionamento globale. 

IN ENTRATA

Kalidou Koulibaly 100% (titolo definitivo, Genk)
Sebastiano Luperto 100% (riscatto della metà, Lecce)
Michu 100% (prestito con diritto di riscatto, Swansea

David Lopez 100% (titolo definitivo, Espanyol)
De Guzman 100% (titolo definitivo, Villarreal)

IN USCITA

Anthony Réveillère (svincolato)
Toni Doblas (svincolato) 
Daniele Donnarumma  (svincolato)
Davide Bariti  (svincolato)
Diamante Crispino (svincolato)
Arnando Izzo (riscattato, Avellino)
Pablo Armero (riscattato, Udinese)
Alessandro De Vena (riscattato, Viareggio)
Luca Cigarini (riscattato, Atalanta)
Jacopo Dezi (riscatto comproprietà, Crotone)
Emanuele Calaio' (prestito con diritto riscatto, Catania)
Omar El Kaddouri (prestito con diritto di riscatto definitivo, Torino) 
Emanuele Allegra (prestito, Pontedera)
Luigi Sepe (prestito, Empoli) 
Giuseppe Nicolao  (prestito, Alessandria)
Igor Lasicki (prestito, Gubbio) 
Gennaro Tutino (in prestito, Vicenza)
Alessandro Gamberini (titolo definitivo, Chievo) 
Daniele Celiento (in prestito, Pistoiese) 

Valon Behrami (a titolo definitivo, Amburgo)
Giuseppe Fornito (in prestito, Cosenza)
Luigi Vitale (a titolo definitivo, Ternana)
Nicolao Dumitru (in prestito, Pae Veria)
Federico Fernandez (a titolo definitivo, Swansea)
Ignacio Fideleff (prestito, Ergotelis)
Eduardo Vargas (prestito con diritto di riscatto, Queens Park Rangers)
Roberto Insigne (in prestito, Reggina)
Raffaele Maiello (prestito con diritto di riscatto, Crotone)
Camillo Ciano (a titolo definitivo, Parma)
Goran Pandev (a titolo definitivo, Galatasaray)
Blerim Dzemaili (a titolo definitivo, Galatasaray)
Soma Novothny (in prestito, Mantova)
Marco Donadel (rescissione contrattuale)