FOCUS PRELIMINARE - Tutto sul Lille: una nobile di Francia arresasi a sceicchi e dobloni

Il LOSC Lille è lo spauracchio francese entrato nell'interesse dei tifosi azzurri, una delle cinque squadre-ostacolo che potrebbe opporsi tra il Napoli e la fase a gironi della Champions League
08.08.2014 09:30 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
FOCUS PRELIMINARE - Tutto sul Lille: una nobile di Francia arresasi a sceicchi e dobloni
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

In Francia sono noti come Les Dogues, i mastini. Sullo stemma ufficiale capeggia la figura di un cane della medesima razza, per metà bianco e per metà rosso. Il LOSC Lille è lo spauracchio francese entrato nell’interesse dei tifosi azzurri, una delle cinque squadre-ostacolo che potrebbe opporsi tra il Napoli e la fase a gironi della Champions League. I francesi del patron Michel Seydoux, allenati da René Girard, nel terzo turno dei preliminari hanno superato gli svizzeri del Grassopher. 2 a 0 in trasferta (Corchia, Mendes) ed 1 a 1 in casa (rete del Lille firmata Balmont), allo Stade Pierre-Mauroy, impianto moderno da cinquanta mila posti (inaugurato nel 2012) designato tra i dieci che ospiteranno i prossimi Europei del 2016.

STORIA E PALMARES. Settant’anni di storia, quattordici trofei in bacheca. Una coppa Intertoto (2004), due Ligue 2, sei Coppe di Francia, tre Ligue 1. L’ultima ottenuta nella stagione 2010/11. In panchina sedeva un certo Rudi Garcia. In campo ammaliava Eden Hazard, la stella indiscussa di una squadra che vantava in rosa – tra gli altri – il milanista Rami, il romanista Gervinho, i francesi Cabaye (Psg) e Debuchy (Arsenal). Il 2011 rappresenta l’apice della storia moderna del Lille, l’anno del double (titolo nazionale e coppa) e dei riconoscimenti personali. Garcia fu eletto settimo tecnico al mondo, Hazard il migliore calciatore della Ligue 1. Da quel momento in poi, in Francia, il Lille ha ceduto la scena al Psg. Ha perso i pezzi pregiati, è rimasto orfano di Garcia. Ha partecipato alle edizioni della Champions League nel 2011/12 e nel 2012/13 senza lasciare alcuna traccia di sé. Nel 2011 l’ultima sfida in Europa contro una squadra italiana: nella fase ai gironi l’Inter di Ranieri si impose sia in Francia (0-1, Pazzini) sia a San Siro (2-1, Samuel, Milito, De Melo).

ALLENATORE E UNDICI BASE. René Girard, classe 1954, è alla guida del Lille dal 2013. Ha preso il posto di Rudi Garcia, eredità pesante ed affascinante che sta onorando nonostante l’ingombrante presenza in patria di due club ricchi e affamati. Girard ha guidato le nazionali giovanili della Francia dal 2002 al 2008: Under 19, Under 16, Under 21. Dal 2009 al 2013 ha allenato il Montpellier. Lo scorso anno, in campionato, il suo Lille è giunto terzo alle spalle di Psg e Monaco, ultimo posto valido per l’accesso ai preliminari di Champions League. Il modulo base utilizzato dal tecnico francese è il 4-4-2, che spesso – a seconda delle esigenze - si trasforma in un 4-3-1-2 con la presenza chiave del trequartista (Marvin Martin o il talentuoso Marcos Lopes). A difendere i pali del Lille è il nazionale nigeriano Enyeama. La difesa a quattro è composta da Beria (o Corchia) a destra, Kjaer (vecchia conoscenza del calcio italiano) e Basa centrali e Souare a sinistra. Gli interpreti di centrocampo, indifferentemente, sono Mavuba (capitano), Balmont, Halucha, Gueye, Delaplace e Meitè. In attacco, contro gli svizzeri, Girard ha schierato titolari Ryan Mendes e Ronny Rodelin, con quest’ultimo ad occupare il ruolo di prima punta classica ed il primo ad agire alle sue spalle. Solo panca per l’ivoriano Salomon Kalou e per il giovane Divock Origi, attaccante belga (classe ’95) rimasto un anno in prestito in Francia dopo la recente cessione al Liverpool.