Il Dottor Sarri ha curato quasi tutti i malanni del Napoli: bisogna asportare l'ultimo neo per poter sognare davvero

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Un gol incassato in sei partite. E' il dato più incoraggiante di quest'ultima parte di campionato che è stata ricca di soddisfazioni per il nuovo Napoli di Sarri. Dopo un avvio barcollante il tecnico toscano ha trovato la ricetta giusta per far girare il suo Napoli e i risultati sono arrivati. 
Proprio lì dove c'erano preoccupazioni. Appena sedutosi sulla panchina azzurra ci si chiedeva se fosse stato capace di reggere la pressione della piazza nei big match e si ponevano dubbi sulla sua mancanza di esperienza Europea. Ebbene: pokerissimo alla Lazio, vittoria con la Juve, quattro gol a San Siro con il Milan e due successi su due in Europa League. E non è tutto. In questo filotto di sei gare la rete di Lemina è stata l'unica subita dalla retroguardia azzurra che ha trovato nuovi equilibri e nuovi leader. E ancora: insieme ai gol subiti gli azzurri avevano sempre fatto un po' di fatica in trasferta ed invece sono stati capaci di superare con le seconde linee il Legia Varsavia e di abbattere il MIlan nel giro di quattro giorni.

L'unico neo di questo filotto di partite è quello 0-0 contro il Carpi al Braglia di Modena. A ben vedere quel neo è il segno dell'unico male che Sarri non è riuscito ancora a curare: i problemi con le piccole. Quel fattore decisivo per poter competere davvero ad alti livelli. Il test è dietro l'angolo: dopo il big match con la Fiorentina il Napoli avrà in serie: Chievo in trasferta, Palermo in casa, Genoa in trasferta, Udinese in casa e ancora Verona in trasferta. Non vogliamo classificare tutte queste come "piccole" ma di certo nessuna di queste ha ambizioni ulteriori a "raggiungere i 40 punti e poi si vedrà". Bisogna far punti contro queste squadre per poter sognare davvero. Non resta che affidarci al Dottor Sarri. Ha già curato tanti malanni del Napoli, se riuscisse a risolvere pure questo...