Il Rog della discordia: ma al posto di chi dovrebbe giocare?

30.11.2016 18:00 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Il Rog della discordia: ma al posto di chi dovrebbe giocare?
TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

“Aspetto con interesse l’esordio di Rog”. Le parole di Aurelio De Laurentiis, all’indomani del pari con il Sassuolo, riecheggiano ancora nella testa senza trovare una chiara spiegazione. In un momento così complesso, ed con la critica che sembra voltare le spalle a Maurizio Sarri, difficile comprendere l’uscita del patron discutibile soprattutto per il tempismo. Dal numero uno della società sarebbe lecito attendersi segnali distensivi, senza cavalcare un’onda mediatica che spinge per il croato.

Ovvio, Marko Rog è un talento sicuramente da investigare e scoprire. Tutti attendono l’utilizzo del croato per valutare la sua capacità di adattamento ad un campionato complesso come quello italiano, per verificare quanto di buono si dice sul suo conto. Altrettanto ovvio: che al 30 novembre il croato non abbia giocato nemmeno un singolo secondo in maglia Napoli è qualcosa di anomalo, una strategia che la cocciutaggine di Sarri impone. Queste però dovrebbero essere valutazioni esterne, non arrivare certo da parte di De Laurentiis per mezzo pubblico e soprattutto quando già si è vicini ad una crisi di nervi per i risultati che stentano ad arrivare.

Tutti vogliono Rog, ma dove e soprattutto al posto di chi? Alla sommossa popolare per il classe ’95, probabilmente l’80% di chi lo invoca non lo ha mai visto nemmeno giocare, ha voluto dunque aderire anche De Laurentiis, senza però dare indicazioni di chi dovrebbe fare spazio al talento ex Dinamo Zagabria. Nello slot di centro destra in mediana già duellano Allan e Zielinski, non certo gli ultimi della fiera. Siamo sicuri che i problemi del Napoli siano in quella zona del campo? Siamo sicuri che Rog possa davvero rappresentare la pancia per tutti i mali di una squadra che rischia di perdere quella convinzione che l’aveva portata ad esaltarsi nella scorsa stagione. Le parole di De Laurentiis confermano che tra lui e Sarri continua la schermaglia dialettica, iniziata dopo la trasferta di Genova quando il tecnico aveva invocato la società ed il patron aveva invece ribadito che le decisioni degli arbitri vanno accettate. Una sfida a distanza che non serve a nessuno e che, soprattutto, non fa il bene dell’unica cosa che veramente conta. Il Napoli.