L'arma del doppio centravanti dimenticata da Sarri: così si possono vincere le partite sporche

Le alternative, nei ricambi e nelle idee, mai come quest'anno, non sembrano mancare al Napoli e a Sarri.
22.09.2016 18:00 di  Fabrizio Carbone  Twitter:    vedi letture
L'arma del doppio centravanti dimenticata da Sarri: così si possono vincere le partite sporche
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Al netto delle polemiche arbitrali, con annesso botta e risposta tra lui e De Laurentiis, ieri, nel post partita di Genoa-Napoli, Maurizio Sarri ha utilizzato l'espressione "partita non pulita" per descrivere lo 0-0 maturato al "Ferraris". Novanta minuti "sporchi", dunque, a detta del tecnico toscano che, con i suoi ragazzi, ha dovuto fare i conti con il solito Genoa scorbutico, che si è dimostrato abile nell'intasare il centrocampo, sottraendo spazio e tempi di manovra alla principale fonte del gioco azzurro, Jorginho.

Eppure le alternative, nei ricambi e nelle idee, mai come quest'anno, non sembrano mancare al Napoli e a Sarri. Il mercato estivo ha portato in dote, oltre a Milik, il dinamismo di Zielinski, il polivante Giaccherini, la freschezza di Diawara e Rog, e la solidità di Maksimovic, soprattutto, e Tonelli. Armi in parte usate fin qui dal tecnico azzurro che ha saputo già apportare qualche variante tattica al 4-3-3 di base, come, ad esempio, il famigerato movimento "a stringere il campo" degli esterni offensivi. Accorgimenti minimi, quanto necessari, per trasformare (si spera) in virtù la perdita di Higuain e per dare alla sua squadra un tocco di novità indispensabile per non essere prevedibili agli occhi delle difese avversarie. D'altronde, anche la storia di Sarri all'ombra del Vesuvio racconta di come i cambiamenti possano avere effetti benefici sul rendimento di una squadra. Tutti ricorderanno, infatti, l'abiura del trequartista in favore del 4-3-3 in occasione di Napoli-Club Brugge 5-0 dello scorso anno che ha dato il via all'escalation di successi azzurri e riportato sulla strada giusta calciatori come Koulibaly, Jorginho e Callejon.

Detto ciò, ieri, di fronte al canovaccio tattico del Genoa di Juric non avrebbe guastato un ritorno all'antico da parte di Sarri. Soprattutto negli ultimi minuti si sarebbe potuto tentare di affiancare Gabbiadini a Milik (magari rinunciando al soffocato Jorginho) per dare maggior peso all'attacco, soprattutto alla luce delle sostituzioni a guardia dello 0-0 da parte del Genoa (dentro Edenilson e Munoz per Ocampos e Lazovic). La riprova circa la bontà di queste scelte non sarà mai nostra, ma forse, e talvolta, rinunciare al bel gioco a vantaggio del pragmatismo potrebbe aiutare il Napoli a portare a casa anche le partite cosidette "sporche". Palla avanti e pedalare, a volte si vince anche così.