La profezia di Sarri: per la prima volta il tecnico si espone sul mercato

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“Del mercato non mi interessa, non me ne occupo io”. Sin dai primissimi giorni vissuti sulla panchina del Napoli Maurizio Sarri si è sempre distaccato dalle questioni legate alla campagna acquisti, mostrando quasi fastidio ogni qual volta l’argomento veniva tirato in ballo. Proprio per questo atteggiamento, una delle dichiarazioni fatte nella conferenza stampa di presentazione della sfida all’Inter assume particolare rilevanza.

“Maksimovic è un giocatore su cui noi crediamo molto, voluto dal direttore e voluto da me.Ha grande fisicità ma anche rapidità di gambe, impostazione da dietro, addirittura tecnicamente ricorda Albiol e per velocità Koulibaly, quindi lo immagino come grande giocatore”. Una vera e propria profezia, un’assunzione di responsabilità per un’acquisto tanto criticato per l’esborso di 26 milioni di euro versati nelle casse del Torino. Con queste parole Sarri non solo fa da scudo per il presente, ma si assume per il futuro una responsabilità importante per lo sviluppo del calciatore serbo. 

Ambientamento complicato. La prima stagione di Maksimovic volge al termine con all’attivo 1026’ disputati e tanta amarezza per il poco spazio avuto. Appena 8 le presenze in campionato, 2 in Coppa Italia e 2 in Champions per il difensore che ha pagato probabilmente il processo di metabolizzazione alla difesa a quattro, dopo aver per anni giocato con uno schieramento difensivo a tre. Difficoltà preventivate e preventivabili in estate, ma che si pensava potessero essere superate in minore tempo. Eppure, sia i compagni che chi lo ha visto all’opera a Castel Volturno in allenamento, hanno sempre parlato di un elemento con un potenziale sconfinato, sul piano fisico e tecnico. Il passo da compiere successivo pare essere sull’applicazione. Le parole di Sarri, però, scacciano via ogni dubbio: Maksimovic rappresenta il futuro del Napoli.