Lavezzi: "Mi manca l'Italia! Lì ci sono più stimoli e Napoli è particolare. Scudetto? E' l'anno buono, ma io tifo Rosario Central"

28.11.2015 07:40 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Lavezzi: "Mi manca l'Italia! Lì ci sono più stimoli e Napoli è particolare. Scudetto? E' l'anno buono, ma io tifo Rosario Central"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La gente è ancora molto legata a lui ed il futuro brancola nel buoi. Ezequiel Lavezzi non sembra intenzionato a rimanere a lungo a parigi, gli manca l'Italia e quelli che sono gli stimoli di un torneo come la Serie A. I ricordi di Napoli sono tanti, come dimostrato in quest'intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: 

Lavezzi, le manca l’Italia? “Moltissimo. Mi manca il calcio in particolare: io sono argentino, sono abituato alle pressioni. Per noi argentini è meglio vivere il calcio in maniera intensa, anche quando c’è amore-odio. Napoli è una città particolare, in tutta Italia in generale il pallone è vissuto con una intensità incredibile e si trovano più stimoli. Qui si vive in un altro modo, né migliore né peggiore: ti godi il calcio e la vita, ma è diverso”. 

Forse ora è più difficile godersi la vita anche a Parigi: qualche suo collega del Psg ha detto che potendo avrebbe preferito tornarsene al suo paese.  “Io credo molto al destino, quindi vivo questa come una situazione passeggera e mi pare lo facciano tutti i parigini. Adesso la gente per strada ha paura, non si può dire che sia tutto come prima: quello che è successo il 13 novembre non è un fatto che accade tutti i giorni, non è bello che dei civili finiscano in mezzo a contese che magari neppure capiscono. Sappiamo pochissimo di quello che accade in certi paesi e non è facile farsi un’idea chiara delle radici di tutto questo caos, di questa guerra. Ma bisogna continuare a vivere. Magari se avessi la famiglia qui ragionerei in un modo diverso, però adesso a Parigi sono solo. Con dei figli e una moglie qui sarebbe più complicato”. 

Quindi a differenza di alcuni colleghi non ha timori, nonostante gli stadi blindati e il resto. Certo che è strano che lei abbia nostalgia del calcio italiano che pare non piaccia a nessuno. "Forse il calcio italiano non è più quello di prima, ma è bello da vivere e da giocare. È avvincente, ti fa sentire un calciatore vivo, ti spinge al massimo. Io ho la tv italiana e mi guardo tutte le partite”. 

Lunedì c’è Napoli-Inter. Tiferà per il Napoli? “Tifo per una bella partita e credo che lo sarà. Il Napoli gioca bene, questo è l’anno buono per vincere lo scudetto e i giocatori lo sanno. Ma anche l’Inter ha chance di scudetto”. 

La Juve è partita male, il Milan è ancora in fase di ricostruzione: Napoli-Inter decide lo scudetto? “È presto per dirlo, mi pare un campionato molto combattuto. Il Napoli mi sta simpatico e se ha successo mi fa piacere, perché Napoli per me è una seconda casa. Io però sono tifoso del Rosario Central”. 

Difficile però che si trasferisca in Argentina, più facile in Italia. “Ci sono tante possibilità, ho dei mesi per decidere e fare la scelta migliore per me. Questo è l’ultimo contratto che posso fare, mi interessa andare a giocare in una squadra che mi dia stimoli, ma penserò anche alla città e alla qualità della vita”. 

Con il calcio francese ha chiuso? "Adesso ho i piedi più fuori che dentro, anche se nel mio lavoro non si può mai dire. Magari all’improvviso mollo tutto, smetto di giocare e me ne torno in Argentina”.