Malattia cronica: l'attacco fa e la difesa disfa. Ecco l'analisi dei gol subiti

A San Siro soliti problemi per gli azzurri
20.10.2014 12:00 di Dario De Martino Twitter:    vedi letture
Malattia cronica: l'attacco fa e la difesa disfa. Ecco l'analisi dei gol subiti
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

L'attacco fa e la difesa disfa. E' da due anni che succede così. La fase offensiva è da scudetto, quella difensiva da retrocessione. Nove gol presi in sette partite di campionato. Juventus e Roma insieme, ne hanno subiti due in meno. In una sola occasione la porta di Rafael è rimasta inviolata, contro il modesto Sassuolo. Il quadro difensivo degli azzurri è disastroso.

L’ ANALISI DEI GOL SUBITI - Tutti i nove gol sono stati presi all'interno dell'area di rigore. Ben cinque i colpi di testa che hanno superato Rafael, di cui quattro prodotti da calci piazzati (tre calci d'angolo e un calcio di punizione). Gli altri quattro gol sono stati subiti tutti con uomini lasciati colpevolmente soli e liberi di poter colpire verso la porta azzurra. Segni di un centrocampo che non fa diga nella zona nevralgica del campo, di una sofferenza perenne sulle fasce, di una difficoltà a tenere le posizioni, di marcare l'uomo sui calci piazzati, di un portiere che pecca nelle uscite e non riesce a dirigere la sua retroguardia.

MALANNI GIA’ CONOSCIUTI E MAI CURATI - Malanni che il Napoli si trascina dall'anno passato, almeno alcuni di questi. Ricordiamo i numeri dello scorso anno: 49 gol subiti in campionato, ben 16 in più della Juventus e 14 della Roma. Fu quello il vero gap tra gli azzurri e le prime della classe nel campionato passato. Ed ora che l'attacco sta riprendendo a segnare come faceva nella stagione scorsa, è ancora quello il limite del Napoli. Anzi, la situazione è peggiorata. Se ad una difesa già disastrata togli Reina, leader e vero comandante della retroguardia, vanno tutti allo sbando. Koulibaly è stato un buon innesto, ma senza qualcuno che lo aiuti a crescere può fare poco. E non può essere certo questo Albiol il suo maestro. Senza Reina il difensore spagnolo è andato in tilt. E il problema non sono certo solo i centrali di difesa. Fatta salva la pace di Gargano, gli altri centrocampisti vanno tutti in difficoltà quando si tratta di coprire. La prestazione di Inler ieri sera è il manifesto di questa difficoltà. Gli esterni? Un disastro. Ghoulam ed Henrique sono la brutta copia di quelli visti nella scorsa stagione. Con Zuniga e Maggio le ali avversarie vanno a nozze, e Britos, anche se dà una mano sulle palle alte, quando viene puntato è puntualmente saltato. E poi c'è la questione portiere. Rafael è chiaramente psicologicamente distrutto. Le capacità tecniche del calciatore non si discutono, l'abbiamo visto l'anno scorso. Ma ora non è in grado di difendere i pali azzurri. Troppe pressioni, evidentemente, ci sono sul numero uno brasiliano. E' impaurito Rafael, e se hai paura non puoi stare in porta. 

NON SI VENDONO NEANCHE I BIGLIETTI - Insomma, sono due anni ormai che la difesa distrugge quanto crea l'attacco. "Con l'attacco si vendono i biglietti, con la difesa si vincono i campionati" recita una vecchia legge del calcio. E non è più vero nemmeno questo, perchè se la difesa fa così male, anche lo stadio si svuota, andate a leggere gli ultimi dati del San Paolo.