Napoli già freme, ma Sarri aveva avvertito tutti: “Serve tempo!”

24.08.2015 21:11 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
Napoli già freme, ma Sarri aveva avvertito tutti: “Serve tempo!”
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Se c’è una cosa che la partita di ieri ha confermato riguardo Maurizio Sarri è la sua sincerità. Quando, all’inizio della sua avventura partenopea, dichiarò “le mie squadre hanno bisogno di tempo e spesso partono male”, non utilizzava una delle sue tattiche che tanto ama sul rettangolo verde: diceva semplicemente la verità.

Esclusi i positivi quanto illusori dieci minuti che hanno aperto la sfida col Sassuolo, infatti, il Napoli è pressoché sparito dal Mapei Stadium, in totale balia degli uomini di Di Francesco che sono parsi il peggior avversario possibile per i partenopei in questo momento (ed anche in questo caso il buon Maurizio ci aveva avvisato). Nonostante gli avvertimenti, però, bisogna essere sinceri: dopo un ritiro lungo ed esaltato da tutti gli addetti ai lavori, dopo le buone prestazioni in (quasi) tutte le amichevoli, qualcosa di più era lecito attenderselo. Non tanto per il risultato, spesso beffardo e menzognero, ma, almeno, per l’atteggiamento in campo: non si è vista la tanto esaltata solidità difensiva dell’ex Empoli e l’armata offensiva azzurra (quella dei 104 gol all’anno) è passata dallo status di invincibile a quello di Brancaleone nel giro di 90 minuti.

Ora, in un paese che conta ben 60 milioni di commissari tecnici è naturale che tutti a Napoli si sentano in diritto di esporre la propria panacea al malcapitato allenatore di turno. Che, a differenza del suo predecessore, non può difendersi con un palmarés pluridecorato. E’ anche vero, però, che pare si sia perso di vista un dettaglio: oggi è il 24 agosto e ieri si è disputata la prima giornata di Serie A.

Si può concedere fiducia incondizionata ad un tecnico appena arrivato? Forse sì, o almeno si può farlo a tempo determinato, soprattutto se il personaggio in questione ha avuto il buon gusto, il coraggio e l’onestà intellettuale per vaticinare con largo anticipo un avvio col freno a mano tirato. Sarri ha il diritto di mostrare alla piazza partenopea il suo credo calcistico a prescindere dai risultati almeno in questa primissima fase della sua nuova avventura.

Certo, se dopo 4-5 impegni ufficiali i punti ed il gioco dovessero continuare a latitare, gestire la passione (e la pressione!) napoletana diventerebbe compito durissimo, soprattutto considerando l’umore dei tifosi azzurri dopo appena una partita. Sarri questo probabilmente lo sa, ma continua – giustamente - a chiedere clemenza e tempo. Con la speranza che sia galantuomo.