Restyling San Paolo: fissate le priorità per la nuova casa azzurra. Sinergia ADL-Comune in due fasi, è l'ora di passare ai fatti

30.01.2015 06:45 di  Marco Frattino  Twitter:    vedi letture
Restyling San Paolo: fissate le priorità per la nuova casa azzurra. Sinergia ADL-Comune in due fasi, è l'ora di passare ai fatti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La città di Napoli e i tifosi azzurri attendono novità sul fronte San Paolo. Lo stadio, da tempo oggetto di disputa tra Comune e club, subirà ben presto lavori di ammodernamento ormai necessari da circa un ventennio. Prima Aurelio De Laurentiis, poi il sindaco Luigi De Magistris hanno svelato di essere disposti a trovare l’intesa per far partire i lavori nel minor tempo possibile e comunque non oltre il 1° giugno, ovvero il giorno dopo l’ultima giornata di Serie A nella quale il Napoli ospiterà la Lazio. Sarà l’occasione per festeggiare eventualmente due traguardi nella stessa serata: l’apertura dei cantieri e – si spera – almeno il terzo posto in classifica. Tuttavia la situazione è in divenire, in quanto l’assessore allo sport del comune di Napoli Ciro Borriello ha dichiarato nelle scorse ore a Tele Club Italia: “Dopo un primo incontro ufficiale, abbiamo parlato di tutta una serie di problemi che dobbiamo risolvere. Abbiamo parlato per circa due ore, il tavolo tecnico è già operativo. Nelle prossime settimane ci sarà un nuovo incontro con la società che dovrà nominare dei tecnici per curare i lavori. La durata dei lavori può variare, potremmo prevedere anche di farli a campionato in corso e di chiudere dei settori come hanno fatto ad Udine”. Dopo anni di chiacchiere e presunti progetti per il nuovo stadio, si è dunque deciso di ammodernare l’impianto di Fuorigrotta: gran parte della tifoseria non avrebbe accettato l’addio al San Paolo, da qui è partita la volontà di De Laurentiis di lavorare in sinergia col Comune per rendere maggiormente appetibile lo Stadio agli occhi dei tifosi, investendo 20 milioni di euro per il tempio che ha visto all’opera Diego Armando Maradona.

RESTYLING IN DUE FASI - Nel summit tenutosi mercoledì mattina a Palazzo San Giacomo tra rappresentanti del Napoli – tra cui Edoardo De Laurentiis, il consigliere delegato Andrea Chiavelli, il dirigente Alessandro Formisano e l’avvocato Giuseppe Ceceri – e quelli del Comune sono state stabilite le prime linee guida, ma gli incontri saranno frequenti nelle prossime settimane per accelerare l’inizio dei lavori. Nell'immediato verranno sostituiti i seggiolini, verrà migliorato l'impianto elettrico ed idraulico, oltre ad una totale ristrutturazione dei servizi igienici e degli spogliatoi. Il Comune non perderà invece l'uso di palestre, uffici, pista d'atletica e diritto ad organizzare concerti. Non ci sarà però una nuova convenzione, come svelato da Borriello, ma le parti dovranno invece lavorare in totale sinergia. Nella prima fase rientra anche il rifacimento della Curva A, dove l’anello inferiore è chiuso da settembre, per un costo totale stimato in circa 500mila euro. La seconda fase deve invece prevedere l’adesione alla legge sugli Stadi per i lavori di ampliamento e di ammodernamento dell’impianto sportivo di Fuorigrotta, i quali potranno richiedere almeno cinque anni. Prevista dunque la messa a nuovo della piazza antistante, la realizzazione dei locali commerciali e le altre opere esterne tramite bandi pubblici che saranno gestiti dal Comune e non dalla società. “Vogliamo aumentare le attività che sono collaterali al calcio”, ha ammesso Borriello, lasciando dunque intuire che il San Paolo resterà aperto per i grandi concerti, come quelli di Vasco Rossi e Jovanotti che si terranno il prossimo luglio tutelando ovviamente il terreno di gioco.

COPERTURA E PISTA D’ATLETICA - Modiche importanti sono previste per la copertura installata in occasione del Mondiale di Italia ’90, mentre la pista – almeno per il momento – resterà al proprio posto. A confermarlo è stato l’assessore allo sport: ”Sulla pista d’atletica si può lavorare solo in un progetto a lungo termine. La copertura è uno dei temi più sensibili e verrà rifatta in maniera diversa usando dei sistemi all'avanguardia grazie alle nuove tecnologie”. Borriello ha fatto sapere che il Comune è pronto ad accogliere anche i consigli dei tifosi, Napoli attende invece la nuova casa azzurra. Il pubblico partenopeo merita un impianto all’altezza di uno dei club ormai più importanti d’Europa. De Laurentiis lavora su più fronti, come dimostra la trattativa per il nuovo centro sportivo che potrebbe diventare quello di Sant’Antimo (clicca qui per l’esclusiva di Tuttonapoli.net) dopo i dieci anni trascorsi a Castel Volturno. Il presidente è stato recentemente chiaro: ”Voglio evitare brutte figure come ho fatto in cinque anni quando venivano quelli dell’Arsenal, del Chelsea o del Manchester City”. Il nuovo San Paolo può servire inoltre per aumentare il fatturato del club, iniziando a ridurre dunque il gap economico con le società italiane e straniere che hanno maggiori risorse a disposizione. Un segnale importante per proseguire la crescita targata De Laurentiis: la strada è dunque tracciata, dopo anni di immobilismo è giunta l’ora di rimboccarsi le maniche e passare finalmente all’azione.