RLEGGI LIVE - Sarri: "Insigne bandiera di questa città. Scudetto? Col quarto fatturato non è programmabile, ma un sogno. Sul Sassuolo, Scarponi e la VAR..."

22.04.2017 13:27 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: da Castelvolturno, Antonio Gaito
RLEGGI LIVE - Sarri: "Insigne bandiera di questa città. Scudetto? Col quarto fatturato non è programmabile, ma un sogno. Sul Sassuolo, Scarponi e la VAR..."
© foto di sscnapoli

13.26 - Termina la conferenza

La sua permanenza oltre l'anno prossimo da cosa può dipendere? "Non ne ho idea e non ci penso. Che ne posso sapere, magari litigo con ADL e ci prendiamo a testate (ride, ndr). Io ho risposto solo alla domanda se è programmabile uno scudetto, io ho detto solo che secondo me non è possibile se non cambiano delle cose. E' un sogno, non programmazione".

Sulla morte di Scarponi: "E' un giorno triste, morire in allenamento. Corridore forte, personaggio bello, sempre sorridente, spiritoso. Ho conosciuto alcuni suoi compagni, me ne hanno sempre parlato come un punto di riferimento. Una persona umanamente di grande livello".

Sei favorevole alla VAR? "Dipende chi guarda e cosa guarda... Su tutti i campi servirebbero le stesse telecamere e posizionate allo stesso modo"

Al di là dei contratti, tante società pensano a te, questo ti fa piacere? "Io vengo dalla C, sono stato in scadenza una vita, non mi fa nè caldo nè freddo"

Tanti giocatori si sono ritrovati ed esaltati, c'è un giocatore che senti tuo più di altri? "Jorginho, è uno che tocca 145 palloni, io ho visto paginate della Gazzetta dello Sport per chi ne tocca 95. E' un giocatore sottovalutato in Italia".

Su Di Francesco: "Il Sassuolo è organizzato, con più fortuna sugli infortuni poteva ripetere la scorsa stagione. Resta una squadra forte nelle singole partite, al di là della classifica che non è sua. Ha movimenti offensivi importanti".

Sullo sfruttamento dei calcio d'angolo. "E' un particolare collettivo da migliorare, per caratteristiche non possiamo fare tantissimo. Sugli angoli a favore muoviamo il pallone, abbiamo fatto dei gol, la statistica deve tenere conto anche degli angoli non battuti direttamente al centro".

Sullo scudetto c'è contrapposizione con quello che pensa ADL? "Io penso che il quarto-quinto fatturato non può puntare allo scudetto, poi può succedere e rappresenta qualcosa di particolare. Vincono sempre le squadre con più fatturato, è difficile ed un evento il contrario. Succede in Inghilterra, lì è più facile perchè anche le squadre medie hanno fatturato di grandi livelli, in altri paesi è più difficile.Deve essere un sogno, non un qualcosa di programmato. Progetto a lunga scadenza con contratto lungo? Io ho non ho un contratto lungo, praticamente sarei in scadenza se consideriamo la clausola rescissoria che entra in vigore. Teoricamente potrebbe essere l'ultimo".

Persi 8 punti con quattro delle ultime sei della classifica. Come si può migliorare? "Ho letto un'intervista ad un giocatore della Roma che diceva le stesse cose. Il nostro è un campionato che su certi campi non sei sicuro di vincere come avviene altrove. In serie A solo una squadra ha così tanti punti, il resto delle squadre sono in linea con gli altri campionati. Sarei preoccupato se fossimo decimi come tiri subiti, ma singoli errori sono difficili da prevedere e da allenare. Se nella testa scatta il voler qualcosa in più, un obiettivo ambizioso, a catena sale anche l'applicazione". 

13.15 - Questo Mertens è la tua grande gratificazione. "Sì, ma se ci avessi messo uno scarso avrei fatto un errore. E' come parlare di sostituzioni azzeccate, ma se hai quei giocatori lì... Dries si sentiva suo quel ruolo, ha fatto bene, anche se avevamo in mente quel ruolo già dalla preparazione quando ha giocato lì".

Quattro giocatori in doppia cifra, è la sublimazione del tuo calcio? ADL diceva con Milik potranno essere cinque. "Significa che sono giocatori forti, non ci sono idee che possano tenere. Il nostro miglioramento non passa da questo, fare 103 o 115 gol a volte è uguale, ma subirne di meno fa la differenza. Il margine di crescita è nella solidità, ma ci sono miglioramenti perchè nel girone di ritorno siamo secondi per tiri subiti".

Sulla crescita della squadra. "Abbiamo ancora qualche margine come mentalità, dobbiamo curare meglio i particolari a livello individuale e collettivo. Come personalità nel gestire le partite, manca ancora un po' di sicurezza. Siamo cresciuti come anima e cuore, lotta per raggiungere l'obiettivo. Aspetti che ci fanno essere leggermente positivi, ma da monitorare perchè non possiamo darli per acquisiti".

Sulla formazione: "Uno-due giocatori possono cambiare nella mia testa, ma a grandi linee ci siamo".

Sul secondo posto: "Dobbiamo fare di tutto, i ragazzi sanno che non c'è quasi margine di errore. Passa tutto per le partite, non contano nulla le tabelle. Bisogna avere la testa solo sulla partita di domani".

In che tempi può arrivare uno Scudetto? "Io penso il Napoli attuale non possa programmarlo, ci sono altri club più forti sotto tanti punti di vista, ma noi dovremo cercare l'evento, dobbiamo capire se nel calcio c'è ancora spazio per i sogni. Io sono convinto ci sia ancora spazio per la poesia, il cuore, l'anima, la gente, dobbiamo verificarlo. Nel calcio di oggi è più difficile, ma c'è margine".

La base forte resterà, il ciclo tecnico-tattico continuerà. "E' un ciclo forte, ma io se fossi nella società penserei anche ad altre cose. Siamo arrivati al punto che si fa un passo avanti o indietro, altrimenti non resti per anni ad alti livelli. Sono contentissimo, rappresento questo ciclo, ma per un futuro a lungo raggio ci sarebbero tanti ragionamenti da fare. Egoisticamente penserei solo al nostro ciclo e direi sono contentissimo".

Su Hamsik: "Ieri s'è allenato, vediamo oggi come va. Non voleva fermarsi, ma era giusto per un giorno o due non rischiare".

Che insidie ha questa partita? "Giochiamo contro una squadra forte, una società forte, basterebbe poco superficiali nel vedere certi numeri. Quest'anno ha pagato la prima esperienza europea, ha avuto un numero incredibile di infortuni e non s'è ripetuta, ma nella gara singola è pericolosissima".

Il rinnovo di Insigne è un bel segnale. "Sono contento perchè si può innescare una bella storia, può essere la bandiera della sua città, sono cose romantiche, ma oggi siamo alla vigilia di una partita ed i pensieri vanno verso altre cose".

13.02 - Arrivato Maurizio Sarri in sala conferenze

Gentili lettori, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Maurizio Sarri alla vigilia della sfida con il Sassuolo