Tifoso rabbioso-ossessionato dal lavoro: le due facce di Insigne

27.03.2015 18:20 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Tifoso rabbioso-ossessionato dal lavoro: le due facce di Insigne
TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nella stessa anima possono vivere, anzi convivere, due cuori. Uno che pompa sangue bollente, di origine vulcanica, come il DNA insito di chi è nato tra le braccia di Partenope. L'altro, cuore, pompa un sangue freddo, in condizione di ectotermia, come per rettili. L'anima che vive questo meraviglioso dissidio è quella di Lorenzo Insigne, ormai prossimo al rientro dopo l'infortunio che lo tiene ai box da quel maledetto 9 novembre scorso.

Il calore del sangue. Lorenzo, nella gara contro l'Atalanta, si è scaldato a lungo a bordo campo. Aveva pregustato il ritorno in campo, aveva già potuto intuire l'ovazione che il San Paolo gli avrebbe regalato. In campo, però, le cose non andavano come tutti avrebbero pensato potessero andare. Gli azzurri faticavano, spinti verso il baratro anche da un Calvarese versione horror e da un Pinilla versione truffaldina. I minuti passano, entrano Mertens prima ed Hamsik poi. Rafa ha l'ultimo cambio a disposizione, Lorenzo spera e crede che possa uscire il suo numero dal frullatore di idee che si affollavano nella testa del tecnico spagnolo in quegli istanti. La delusione, tanta, travolge Lorenzo al minuto 79: dentro Zapata, questo l'ultimo cambio azzurro. Da un lato c'è la voglia di rientrare, dall'altra il tifoso del Napoli che vede sfumare un'altra opportunità in campionato. Inevitabile, quasi comprensibile, la rabbia che manifesta al ritorno in panchina. Il tifoso deluso, il calciatore arrabbiato.

Un mix di emozioni quelle di Insigne, che durante questo infortunio ha però mostrato ad ogni collega il vero significato di professionalità. Sin dal giorno seguente all'operazione al crociato del ginocchio destro, il Magnifico ha iniziato a lavorare senza sosta per bruciare le tappe del recupero. Lorenzo ha svolto lavoro extra anche nella sua abitazione, non si è concesso praticamente nemmeno un giorno di vacanza. Il suo unico obiettivo era tornare ad essere Magnifico, il prima possibile. L'attaccante, determinato più che mai ora che ha annusato di nuovo l'erba del San Paolo, ha anche rinunciato ai quattro giorni di riposo concessi alla squadra da Rafa Benitez per la sosta del campionato. Insigne vuole tornare al top, vuole provare ad essere decisivo contro quella Roma che, nella gara di andata, aveva mandato completamente in tilt con le sue giocate in quella che resta forse la sua prestazione migliore di sempre in maglia azzurra. Ora, un girone dopo, Lorenzo sogna di tornare in campo contro i giallorossi, magari anche per uno scampolo per mettere in campo i due cuori che sono una motivazione in più. Quello innamorato di questa maglia e quello del grande professionista. Un meraviglioso dissidio, un contrasto dalle tante sfumature e pregno di emozioni. Qualche arrabbiatura gliela si può anche concedere...