Il Cts ribadisce: "Per i calciatori la quarantena resta di due settimane"

Il Comitato-tecnico-scientifico, con un comunicato ha voluto smentire tale notizia ribadendo che la quarantena per i giocatori resta di due settimane: 
26.05.2020 22:45 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Il Cts ribadisce: "Per i calciatori la quarantena resta di due settimane"

Gli ultimi rumors vedevano circolare la notizia di una possibile riduzione del periodo di quarantena per i calciatori trovati positivi ai controlli di routine sul COVID-19. Il Comitato-tecnico-scientifico, con un comunicato ha voluto smentire tale notizia ribadendo che la quarantena per i giocatori resta di due settimane: 

"È comparsa sulla stampa nazionale, sostenuta da alcuni noti rappresentanti del mondo del calcio la notizia che il Cts avrebbe concordato con le autorità sportive, prime tra tutte la FIGC e la Lega Calcio, non solo le procedure e i protocolli per la riapertura del campionato, ma anche la riduzione del possibile periodo quarantenale a cui sottoporre calciatori e personale della squadra risultati positivi al test diagnostico per la presenza del virus SARS-CoV-2 o i loro contatti più stretti, ipotizzando una sola settimana di quarantena precauzionale, anziché due settimane universalmente riconosciute. Non esistono alternative a quanto rappresentato in ogni sede, per ogni tipologia di attività e per ogni tipo di soggetto, relativamente alla ripresa di tali attività, nel pieno rispetto delle norme vigenti e dell’evidenza scientifica che tali norme hanno contribuito a generare. Trattamento particolare, in eccezione per alcune categorie di persone e di attività, come i professionisti del giuoco del calcio, così come per altri sport di squadra che implichino contatto fisico prolungato è fuorviante e provocatorio, tendente a creare un clima di scarsa fiducia nell’attendibilità e nel rigore etico e scientifico con cui il Cts ha affrontato e continua ad affrontare i complessi problemi tecnici legati alle riaperture progressive del Paese, nel contesto del processo di rafforzamento dei settori territoriale e ospedaliero del Sistema sanitario nazionale e degli indicatori di monitoraggio stabiliti dal Ministero della Salute di concerto con le Amministrazioni regionali"