Albiol: "Stagione positiva, non è facile con questa Juve. Club vuole crescere con Ancelotti. Fallimento? Ma se qui ha vinto solo Diego..."

Dopo tre mesi fuori a causa di un problema al ginocchio, che l'ha indotto a sottoporsi a intervento chirurgico, Raul Albiol è tornato in campo.
09.05.2019 13:41 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Albiol: "Stagione positiva, non è facile con questa Juve. Club vuole crescere con Ancelotti. Fallimento? Ma se qui ha vinto solo Diego..."
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Dopo tre mesi fuori a causa di un problema al ginocchio, che l'ha indotto a sottoporsi a intervento chirurgico, Raul Albiol è tornato in campo. Prima una manciata di minuti contro il Frosinone, poi la titolarità nel match del San Paolo con il Cagliari. Il difensore spagnolo è contento del suo rientro sul terreno di gioco e ne parla nella sua intervista di oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: "Ogni giorno va meglio, mi sto allenando con la squadra e sono felice di tornare".

Su Ajax-Tottenham: "In 45 minuti può cambiare tutto e questo è il bello del calcio. Sul 2-2 si vedeva che la partita stava andando dalla parte del Tottenham. L'Ajax rischiava di andar fuori dopo un bel primo tempo e un bel match d'andata: sapere di perdere tutto per un tempo li ha messi in difficoltà. E il Tottenham ha vinto con la forza fisica. Mancava un minuto, pensavamo tutti che fosse finita, invece è cambiato tutto".

Su Liverpool-Barcellona: "Non ce l'aspettavamo perché mancavano Salah e Firmino e si partiva dal 3-0. Ma ad Anfield può succedere di tutto. Quando gioca in casa il Liverpool ha grande intensità, è stata una partita bellissima".

Due inglesi in finale, forse anche in Europa League. "Qualche anno fa dominava la Spagna, ora le cose sono cambiate. La Premier League è un campionato di squadre forti, speriamo che torni a questi livelli anche il calcio italiano".

Bilancio sulla stagione: "E' positiva. Abbiamo fatto il secondo posto contro squadre che teoricamente dovevano lottare per la stessa posizione e invece sono in difficoltà, come Inter e Milan. Volevamo di più, è normale, ma abbiamo visto che anno ha fatto la Juventus. Fare più di 80 punti non è facile. Dobbiamo fare bene in queste ultime partite. C'è delusione per l'Europa League, ma abbiamo trovato una squadra come l'Arsenal. Si partiva da 50 e 50, ma loro sono stati fortunati nel fare gol. L'unico peccato è l'Europa League. Se noi facciamo 82 punti, supereremmo ancora quella soglia di 80 punti per il quarto anno consecutivo. In Italia però questo non è sufficiente per vincere lo scudetto. Speriamo di provarci ancora l'anno prossimo".

Quanto è importante nel calcio la continuità di lavoro con l'allenatore? "E' importante sia per i calciatori che per il mister, così ci conosciamo a vicenda. Il mister sa cosa può fare meglio la squadra. Quest'anno abbiamo visto tante cose positive per il futuro, la squadra migliorerà, Ancelotti lo conosciamo".

Insigne è tornato a sorridere. "E' bello vedere Lorenzo così dopo quelle settimane difficili. Non era facile con il Cagliari calciare il rigore all'ultimo minuto. Ha mostrato personalità. E' stato importante per vincere la partita e tutti conosciamo l'importanza di Lorenzo per il Napoli".



La tua presenza si avverte: sei un leader. "Io provo a fare il massimo, ma anche chi ha giocato al posto mio ha fatto un gran lavoro. L'unico peccato sono state le due partite con l'Arsenal che avrebbero potuto cambiare la stagione. Il peccato sta nel primo tempo dell'andata. In Europa se fai 45 minuti male puoi essere fuori. Questo però deve servire per il futuro. Le Coppe sono importanti, poche partite che ti danno un titolo. E un titolo cambia tutta la stagione".

Su Luperto: "Con noi e un allenatore con Ancelotti stare in squadra è fondamentale. L'abbiamo visto crescere ad ogni allenamento e durante le partite che ha giocato. Ha un gran futuro. E la cosa importante è che abbia la testa a posto, nel calcio questo conta tanto".

Su Fabian: "Sappiamo le qualità che ha e cosa può migliorare. E' giovane, ha dimostrato molta personalità a centrocampo, in una posizione non facile, specie in partite contro squadre forti in Champions League. Ha tanta personalità palla al piede, un gran fisico e questo è importante".

Su Callejon: "Può giocare in tutte le posizioni. Ovunque tu lo metti sai che lui fa un lavoro perfetto. Agli allenatori piace tanto avere un giocatore così. Inoltre è un calciatore che non perde palloni, molto intelligente, anche nei tagli. Ha sempre fatto gol e assist, le sue statistiche parlano da sole ed è normale che faccia 60 partite all'anno".

Questo gruppo può insidiare la Juve? "Non dipende da noi. Sappiamo che la società lavora per migliorare la squadra. Siamo un bel gruppo, siamo insieme da tanti anni e i calciatori nuovi si sono integrati bene fin dal primo giorno, facendo il proprio lavoro. E' un peccato che non abbiamo terminato con un titolo, ma nel calcio bisogna andare avanti, tutto cambia da un anno all'altro. Ora ci prepariamo per la prossima stagione".

Si può parlare di fallimento per un secondo posto dietro la Juve? "Gli unici scudetti qui sono arrivati tanti anni fa e li ha vinti il calciatore migliore al mondo. Negli ultimi otto anni ha vinto sempre la stessa squadra, questo vuol dire che le altre 19 non vincono e quindi non è facile. L'unica cosa da fare è lavorare e provarci ogni anno. Non si sa mai quando può essere la volta giusta, l'importante è essere preparati".

Il Napoli è a un passo da qualcosa di eccezionale? "Siamo una bella squadra. Abbiamo avuto in sei anni tre allenatori di alto livello e questo ha fatto crescere squadra e società ogni anno. Ripartire da un allenatore top come Ancelotti è la chiave per crescere. La società lo sta facendo, io vivo Napoli da sei anni e me ne accorgo ogni anno".

Il Liverpool vi ha eliminati e vince la Champions come Chelsea e Real Madrid negli anni passati. "Tutti pensavano che Tottenham o Ajax non potevano arrivare in finale, invece gli Spurs ce l'hanno fatto. Il bello del calcio è che le sorprese sono dietro l'angolo, quest'anno lo stiamo vedendo".