Classe di ferro ’96: la mini-rivoluzione di Giuntoli

29.07.2017 17:00 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Classe di ferro ’96: la mini-rivoluzione di Giuntoli
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Il 1996 era l’anno di Gigi Simoni in panchina, di Batman Tagliatatela tra i pali, di Fabio Pecchia in mediana, di Alfredo Aglietti in attacco e della mattonella su punizione di Andrè Cruz. Era un Napoli interlocutoria, che sapeva però trovare forza dalle difficoltà. Era l’anno che dava al mondo Adam Ounas (11 novembre) e  Oleksandr Zinchenko (15 dicembre). Destini che si intrecciano e che sembrano potersi ritrovare agli ordini di Maurizio Sarri, grazie al lavoro in gran segreto di Cristiano Giuntoli.

Adam Ounas, la sorpresa di Dimaro. È arrivato al ritiro azzurro tra qualche scettico che sottolineava l’ultima stagione altalenante al Bordeaux e chi invece esaltava il suo acquisto la capacità del club di scipparlo a Zenit e Roma. In pochi giorni ha subito mostrato grandi numeri e soprattutto una grande attitudine al lavoro e la capacità di apprendere velocemente quelle che erano le richieste di Sarri Unanimemente è stato eletto tra i migliori della fase di preparazione in Trentino, che lo ha visto sempre protagonista nelle amichevoli con gol ed assist per i compagni. 

Oleksandr Zinchenko, il colpo a sorpresa. Di nomi per le corsie offensive ne sono stati fatti tanti, mai però quello del talento classe ’96, come Ounas, di proprietà del Manchester City. Un obiettivo su cui Giuntoli ha lavorato a fari spenti, seguendo la crescita di un ragazzo che veniva monitorato da quasi due anni. Relazioni ottime e la convinzione che il ragazzo abbia la personalità per fare bene nel nostro calcio hanno spinto il Napoli ad uscire allo scoperto nelle ultime ore che saranno già decisive. La volontà del club pare chiara: portare alla corte di Maurizio Sarri un altro classe ’96 dal grande talento e da un potenziale tutto ancora da scoprire.