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Ventura: "Tre motivi per vincere l'EL! Insigne fortissimo, con la Svezia falso storico cavalcato da qualcuno! Meret gran colpo, Maksi vi stupirà! Verdi e Hamsik..."

14.02.2019 10:05 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA - Ventura: "Tre motivi per vincere l'EL! Insigne fortissimo, con la Svezia falso storico cavalcato da qualcuno! Meret gran colpo, Maksi vi stupirà! Verdi e Hamsik..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

(di Fabio Tarantino) - "La vicenda del suo mancato ingresso con la Svezia è un 'falso storico' che qualcuno ha voluto cavalcare. Ho un buonissimo rapporto con lui". Gian Piero Ventura rinnova stima e ammirazione tecnica per Lorenzo Insigne, un giocatore "fortissimo - spiega a Tuttonapoli.net - che è stato straordinario con Sarri e anche nella prima parte di stagione con Ancelotti". Alle spalle l'esperienza in Nazionale, per il primo allenatore ingaggiato da De Laurentiis, che ha grande voglia di ricominciare dopo la parentesi al Chievo Verona. Stasera si godrà l'Europa League incuriosito dalle possibili favorite alla vittoria finale. 

Il Napoli è tra queste? "Dev'esserlo per tre motivi: il valore della squadra, l'esperienza di Ancelotti, e poi perché resta l'ultimo vero obiettivo da poter raggiungere. È chiaro che gran parte delle energie saranno concentrate per arrivare fino in fondo".

In campionato la Juventus sembra irraggiungibile. "Finché la matematica offre speranze, è giusto provarci. Ma la Juve ha una società forte alle spalle e l'organico più completo del campionato. Il Napoli sta facendo il suo percorso, ma tante responsabilità sono anche delle inseguitrici. Non è normale vedere la terza (l'Inter, ndr) a venti punti di distanza dalla vetta. Un solco esagerato".

Quanto peseranno, in vista del futuro, le assenze di Hamsik e di Albiol? "Sono perdite importanti che incideranno dal punto di vista tecnico e umano. Hamsik, ad esempio, oltre ad essere un grande centrocampista era il capitano e l'anima della squadra".

Come commenta il suo addio in Cina? "Umanamente, dopo aver dato tanto al Napoli, è stato un bel regalo, da parte della società, concedergli la possibilità di scegliere come concludere la carriera". 

Maksimovic, che ha allenato al Torino, è l'uomo giusto per sostituire Albiol? "Assolutamente sì. Sono convinto abbiamo dimostrato appena il 60% del suo reale valore. Con Sarri aveva difficoltà con la linea a quattro, dato che al Torino giocavamo a tre dietro. Ora si sta ritagliando il suo spazio e l'assenza di Albiol gli permetterà di esprimersi al massimo. Col passare delle partite diventerà ancora più forte".

Si aspettava di più da Verdi? "Oltre ad averlo convocato in Nazionale l'ho allenato per due anni al Torino, quando era giovanissimo. Non so che tipo di difficoltà stia incontrando, i problemi fisici possono averlo condizionato. Vidi la partita d'andata, all'Olimpico, quando segnò un gol straordinario. In quel momento pensai potesse fare la differenza, non ci è ancora riuscito, ma ha l'età dalla sua parte e qualità evidenti per imporsi". 

Meret è il futuro della Nazionale? "Lo convocai per uno stage, è un portiere di grandissima prospettiva che ha una solo un problema..".

Donnarumma? "Esatto. Un predestinato del ruolo che s'è ripreso subito dopo le difficoltà successive alla storia del contratto col Milan. Ma, per caratteristiche, Meret non gli è affatto inferiore. Entrambi rappresentano il futuro dell'Italia e il Napoli, con lui, ha fatto un grandissimo affare". 

Tornando ad Insigne: che capitano sarà? "Solo il campo potrà dirlo. Di sicuro, un napoletano che indossa la fascia da capitano è una bella immagine per tutto il calcio". 

Chiosa doverosa: nel 2004 non c'erano neppure i palloni... "Li portammo noi (ride, ndr). Alla fine, ciò che resta di quel periodo, è la soddisfazione di aver visto realizzarsi i sogni di allora. Eravamo un manipolo di coraggiosi che diedero il massimo in un momento storico particolare. Complimenti alla società che ha capito in fretta come funzionasse il mondo del calcio ed ha raggiunto, in poco tempo, risultati brillanti, passando dalla Serie C a stare stabilmente in Champions".