Il punto di Del Genio a TN: "Altro che calcio vecchio, Ancelotti è tutto moderno! Non critico Sarri, ma non si può prescindere dal sentirsi tutti coinvolti. Fabian, non si può più tornare indietro. Ora un ciclo decisivo"

22.01.2019 07:40 di Pierpaolo Matrone Twitter:    vedi letture
Il punto di Del Genio a TN: "Altro che calcio vecchio, Ancelotti è tutto moderno! Non critico Sarri, ma non si può prescindere dal sentirsi tutti coinvolti. Fabian, non si può più tornare indietro. Ora un ciclo decisivo"
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"Il Napoli ha fatto una partita bellissima, è stato attenta in fase di non possesso e mi è piaciuta anche nello sviluppo. C'è stato un ispiratore, Fabian, ma tutta la squadra l'ha seguito. Tutti hanno fatto bene, da Diawara a Zielinski, Milik inoltre è stato prezioso". E' così che Paolo Del Genio, noto giornalista ed esperto di tattica, ha analizzato Napoli-Lazio nel consueto appuntamento settimanale con il microfono di Tuttonapoli.net: "Tutti sono stati aggressivi in fase di non possesso. E' grazie a questo che è arrivato il primo gol. Una ripartenza fatta in quattro giocate, a due tocchi: bellissima! E' stato fatto tutto in tre o quattro secondi, dal primo passaggio al gol di Callejon. Questo per dire che il Napoli ha principi di calcio molto importanti, che vanno al di là dello schema. Sono principi di calcio che all'interno di un meccanismo di gioco lasciano libertà di iniziativa a tutti i calciatori".

Tanti calciatori cambiano molto spesso ruolo: è una squadra in cui sono spariti i ruoli in favore dei compiti invididuali che poi formano il collettivo. "E' una squadra in cui è importante dare dei ruoli di riferimento e tutti devono muoversi bene in questo sistema. Il Napoli è collaudato per un 4-4-2 in fase di non possesso. Poi, con la palla, le posizioni cambiano. Zielinski, ad esempio, stringe e lascia la corsia. Fabian si mette davanti a Diawara, che lo protegge. Ci sono tanti automatismi che i giocatori sono bravi a mettere in atto. Ancelotti dà le sue direttive lasciando spazio alle caratteristiche degli interpreti. Mi sembra tutt'altro che un calcio vecchio modello, Ancelotti mi sembra un allenatore molto moderno, che studia le strategie partita dopo partita e cerca il calcio migliore possibile per la singola partita: a volte è un calcio più spettacolare, vedi la sfida con la Lazio, a volte un calcio più pragmatico, meno estetico ma ugualmente efficace".

La svolta è stata trovata nella gestione della rosa: in tutte le interviste i calciatore hanno ripetuto che si sentono tutti coinvolti nel progetto, così capita che anche chi faceva fatica, come Ounas, riesce a far bene quando chiamato in causa. "Sì, è entrato bene lui, così come Verdi che ha fatto diverse giocate buoni. Sono tutti molti coinvolti, questa è la verità. E' una cosa dalla quale non si può prescindere. Ciò che dico non è un riferimento critico a Sarri, che aveva tutto un altro percorso da fare, tutta un'altra rosa da gestire e tutto un altro modo di pensare, ma questo metodo di Ancelotti mi sembra giusto. Il Napoli deve avere tanti calciatori buoni e tutti devono stare sulla corda".

Due indizi ancora non fanno una prova, ma Fabian da centrocampista centrale è stato ancora dominante. "Fabian ha grande qualità nei piedi e tempi di gioco. Se gioca centrale, gioca non il doppio o il triplo, ma il quadruplo dei palloni rispetto a quando agisce largo. Quando la palla è tra i suoi piedi il gioco si illumina. Sono sempre stato convinto che quello potesse essere il ruolo in cui dà il meglio. Ora abbiamo avuto due prove con Sassuolo e Lazio e credo che non si possa più tornare indietro".

Hamsik deve cominciare a preoccuparsi? "Ci sono tante soluzioni, non solo Hamsik. Tutti possono fare coppia con Fabian. Per me la coppia migliore sarebbe quella composta dallo spagnolo e Allan, ma credo che nessuno sia tagliato fuori. Non è tagliato fuori Hamsik, non è tagliato fuori Diawara, non è tagliato fuori Zielinski. Sono tutte soluzioni che verranno utilizzate e l'ha detto anche Ancelotti. Però se dovessi giocare la partita più importante dell'anno io schiererei Allan-Fabian".

La Juventus, però, sembra sempre irraggiungibile."Il Napoli per crederci deve uscire benissimo da questo ciclo terribile di partite che l'aspettano: Milan, Sampdoria, Fiorentina, Torino, tutte partite difficili. Se vengono affrontate come fatto con la Lazio, non voglio dire che il Napoli sia in corsa, ma essendosi tolto tante partite difficili davanti si potrà guardare con ottimismo al prosieguo del campionato".