In arrivo assalti milionari a Koulibaly, ma c'è una grande differenza rispetto alla scorsa estate

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Arriveranno, difficile pensare il contrario. Il mercato sta per entrare nella fase più calda e ben presto tornerà di moda una questione che è solo stata accantonata, ma non certo abbandonata: ovvero l’assalto delle big di Inghilterra a Kalidou Koulibaly. Inutile nascondersi o pensare che per il centrale azzurro l’interesse di Chelsea sia sopito, dopo che i Blues erano arrivati a mettere sul piatto circa 60 milioni di euro la scorsa estate. 

Un gruppo da non toccare. Sicuramente Koulibaly è nel pieno della maturità fisica ed il 20 giugno compirà 26 anni, ma per il Napoli sarà difficile rispedire al mittente certe offerte, soprattutto se la volontà del calciatore sarà quella di accettare una nuova sfida. Ecco appunto l’aspetto fondamentale, quello che sembra cambiato rispetto alla scorsa estate: la volontà del calciatore. Nell’estate 2016 la sfuriata del suo agente, Bruno Satin, sembrava preludere all’addio del colosso senegalese in questa nuova finestra di mercato, ma gli ultimi mesi di stagione hanno aperto a qualcosa di differente.

La foto social che sa di indizio. “Il prossimo anno proveremo a fare ancora meglio” aveva scritto Kalidou all’indomani dell’ultima di campionato, evidenziando dunque la volontà di provare a migliorare la posizione finale raggiunta e magari insidiare la Juventus. Quel patto fatto all’interno dello spogliatoio, con gli azzurri che si sono promessi di rimanere per dare l’assalto allo scudetto, ha coinvolto anche il centrale classe ’91. Resta da capire quale sarà la volontà di Aurelio De Laurentiis ed il comportamento dinanzi ad offerte da capogiro. Cosa farà la società? Che tipo di valutazioni verranno fatte anche in considerazione dell’arrivo, la scorsa estate, di Nikola Maksimovic che pareva essere erede designato di Koulibaly? Le prossime settimane faranno chiarezza sul tema, ma a differenza del passato la buona notizia per i tifosi azzurri è che Koulibaly non pare avere nessuna voglia di abbandonare una squadra che esprime un calcio così spettacolare e che spera presto di diventare anche vincente.