Le accuse del Napoli per lo scandalo del decennio ridotti a sceneggiata, con Buffon tutti solidali: la solita macchina del fango

01.05.2018 17:07 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Le accuse del Napoli per lo scandalo del decennio ridotti a sceneggiata, con Buffon tutti solidali: la solita macchina del fango
TuttoNapoli.net
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

(di Arturo Minervini) - “Senza un giornalismo di regime una dittatura non può sopravvivere”. Oriana Fallaci non è una che gira intorno ai suoi concetti per esprimerli, è diretta, decisa anche a volte meravigliosamente scorretta. Giornalismo e verità, poteri forti e tentativi di ribaltarli: il calcio è un grande stato sociale, con le stesse dinamiche di una nazione autonoma. Innanzitutto per la massa di denaro che muove, per i consensi che sposta, per le scelte che orienta nel quotidiano di milioni di tifosi. Chi cerca di raccontare che non sia così, finge. Chi pensa che sia solo calcio e basta, sbaglia. Il mondo del pallone è una baracca ben più articolata, fatta innanzitutto da essere umani: con le loro virtù ed anche, inevitabilmente, i loro vizi. Analizzare una partita di calcio significa analizzare un fenomeno sociologico ben più vasto di un pallone che rotola. C’è la commistione di una lunga serie di interessi, c’è l’articolazione di una potente massa di poteri preposti a raccontare le cose che accadono ed, in qualche modo, ad indirizzare le opinioni su quel che succede.

A San Siro va in scena il più grande scandalo del nuovo decennio, con Orsato che decide di graziare Pjanic senza alcun motivo razionale. Eppure, si cerca subito di trovare un altro motivo alla sconfitta nerazzurra: parlare dei cambi di Spalletti per spostare l'attenzione. È la prima tecnica di ogni regime. Spostare l'attenzione. Spalletti poteva inserire anche sua nonna, ma la Juve doveva giocare in dieci probabilmente già dal 20'. Questo annulla ogni altro discorso successivo, le scelte di Spalletti sono condizionate in maniera sanguinosa da una squadra che è stata a torto lasciata con uno in meno per 75’, sfinita nel fisico e nello spirito da un’ingiustizia che ti toglie ossigeno e lucidità.

Basta riavvolgere il nastro di qualche settimana ed andare a vedere le reazioni dei media dopo Real Madrid-Juve. Si è riuscito a mettere in dubbio un rigore netto, capovolgendo la verità per trovare un fondamentale nella crisi isterica di Buffon. Si sono ricercate testimonianze volte a giustificare lo sfogo del portiere bianconero, che alla fine per molti dei media aveva anche ragione per quelle parole che invece restano vergognose. La macchina mediatica funziona così: mescola, confonde, ripulisce e stende al sole. Lavatrici del peccato, non senza macchia. Anzi…

Napoli deve invece stare in silenzio. Deve accettare tutto. Deve pensare al fatto di aver perso una partita che, ormai, non aveva nemmeno tanto senso. Colpa del Napoli per aver perso a Firenze: vero, ma semplicistico. Perché non analizzare la situazione? Perché a Buffon vengono conferite tutte le attenuanti del caso e del momento, mentre per gli azzurri queste non valgono? Perché nessuno si prende la responsabilità di riconoscere che questo campionato sia stato falsato dalle scelte della Lega (questione contemporaneità) e dalla svista (???) di Orsato. Questo non comporta in automatico che la Juve abbia commesso illeciti. Questo, però, è quello che è accaduto. È quello che resterà nell’archivio della memoria dei tifosi e degli sportivi. Un finale indegno, che chiude una seconda parte di stagione indegna sul piano arbitrale.