Lezioni di matematica: anche se le Tv dicono il contrario vi assicuriamo che il Napoli è primo

18.12.2017 17:29 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Lezioni di matematica: anche se le Tv dicono il contrario vi assicuriamo che il Napoli è primo

La matematica non sarà mai il mio mestiere. Correva l’anno 1984, Antonello Venditti cantava quello che sarebbe diventato l’inno di tutti gli studenti. Gli esami nella vita non finiscono mai, su un banco di scuola a su un manto erboso. Calcio e vita che si fondono, esperienze e sensazioni che ti portano a superare o meno ogni prova. A Torino il Napoli ha passato brillantemente l’esame e si è ripreso il primato in classifica, anche se qualcuno proprio non riesce a mandarlo giù. Problemi con la matematico o con il fatto che gli azzurri siano di nuovi lì, davanti a tutti?

Inizia Fabio Caressa, che al fischio finale di Roma-Cagliari consegna 38 punti al Napoli invece dei 42 realmente ottenuti. Sul campo, mica come la Juve. Proseguono anche alla Domenica Sportiva, che raccontano di una Juve prima in classifica (?!!!) dopo la vittoria di Bologna. Situazioni che scatenano la reazione dei tifosi azzurri via social, sempre attenti e giustamente risentiti per questo trattamento riservato ad una squadra che sta regalando vittorie e gioco a tutta l’Italia del paollone.

Facciamo così. A Natale, sotto l’albero, regaliamo a qualche giornalista distratto una bella calcolatrice. L’operazione da compiere è piuttosto semplice. Sono 13 vittorie per 3 punti per 39 punti. Aggiungiamo i 3 punti arrivati con i 3 pareggi. Totale 42. Più di tutti dopo 17 giornate. Nonostante gli infortuni, nonostante le critiche, nonostante una stampa nazionale che ha sempre il fuoco aperto alla prima problematica. 

Raccontano i protagonisti del primo scudetto azzurro, che la loro grande forza fu quella di isolarsi totalmente dall’esterno. Quel Napoli di Ottavio Bianchi divenne un forzino inespugnabile dagli scricchiolii che arrivavano da fuori che da dentro alla città. Atteggiamento che questo Napoli di Sarri pare volere e potere replicare, trovando certezze all’interno di uno spogliatoio che ha vissuto con il sorriso anche il piccolo momento di difficoltà che pare ormai alle spalle. A loro non servirà fare i calcoli, dovranno solo provare a vincere ogni gara da qui alla fine. I commentatori, invece, avrebbero l’obbligo di tenersi aggiornati almeno sulla classifica. Altrimenti si rischiano davvero delle brutte figure…