Raiola porti 150 milioni, poi ne parliamo...

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Rieccolo Mino. Puntuale, come un avvoltoio che annusa la possibilità di catturare qualche buona preda. La crescita del Napoli implica anche questo: maggiore attenzione mediatica ed inevitabilmente maggiore possibilità di tentazioni dall’esterno. Da diverse settimane, puntualmente, il più chiacchierato procuratore al mondo parla con regolarità delle questioni di casa Napoli e gravita nell’atmosfera azzurra. Prima Roberto Insigne, portato al Parma grazie anche all’operato di Mino, poi la corte serrata a Lorenzo, con la sensazione che ben presto Raiola possa assumere la procura del Magnifico. 

“Non tutti sono come Hamsik”. Il teorema di Raiola su Insigne è chiaro e vuole provare ad intaccare le certezze che erano arrivate dopo il rinnovo fino al 2022 siglato sul finire dello scorso anno. Tutto parte della solita strategia mediatica dell’agente, non certo uno legato al romanticismo ed all’idea delle bandiere che non avrebbero certo rimpinguato il conto in banca dell’ex pizzaiolo di Nocera. Una situazione complicata, della quale bisognerà conoscere la reale evoluzione per esprimere un giudizio. Dovesse Insigne scegliere di affidarsi a Raiola, lancerebbe un segnale ambiguo dopo il rinnovo con il Napoli. In attesa di maggiori certezze sul tema, resta comunque da fare qualche considerazione. 

Porti 150 milioni Mino, poi si discute. Raiola è noto per i trasferimenti record e per la capacità di massimizzare il valore dei suoi assistiti, dovesse diventare Insigne uno di questi bisogna prepararsi ad offerte importanti per il Magnifico. In questo caso, rispetto al passato, De Laurentiis ha però una grande forza contrattuale: l’assenza della clausola rescissoria. A fare il prezzo, eventuale, di Insigne sarà proprio ADL: magari da 150 milioni in su se ne potrebbe parlare…