Rog ed un triste destino da capovolgere: che sia la volta buona?

22.09.2018 16:49 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Rog ed un triste destino da capovolgere: che sia la volta buona?

(di Arturo Minervini) - Ci sono promesse che restano ancorate alla speranza. Fluttuano nel mare come un messaggio rinchiuso dentro una bottiglia, senza mai raggiungere la loro destinazione. Ipotizziamo che quel mare rappresenti la maglia del Napoli ed il messaggio nascosto in quella bottiglia prenda le sembianze di Marko Rog, da troppo tempo in attesa di una grande occasione. Con i tifosi e gli addetti ai lavori che da troppo tempo si chiedono cosa possa realmente dare il croato a questa squadra. 

È davvero tutto qua? Marko può esclusivamente svolgere il ruolo di terzo cambio a match in corso? Triste destino che lo ha accompagnato con costanza nell’ultimo anno di Sarri, concluso con zero presenze da titolare in campionato con 28 ingressi a gara in corso (spesso negli ultimi minuti).  Eppure, quando ha avuto l’occasione (raramente) di giocare dal primo minuto, il classe ’95 ha sempre stupito per tecnica e determinazione, mostrando di avere caratteristiche a tratti uniche. Di essere differente rispetto agli altri. Non necessariamente migliore o peggiore, ma senza dubbio non comune. Il passo nel breve, la sorprendente capacità di saltare l’uomo abbinata ad una grinta degna del peggior mediano facevano intravedere segni di crescita importanti. Una crescita inspiegabilmente frenata, per colpe che adesso pare complicato andare a distribuire. Meglio guardare avanti…

Il vice Allan. Per struttura fisica e caratteristiche Rog pare essere il giocatore che più si avvicina al brasiliano e che può svolgere con maggiore profitto il lavoro del numero 5 azzurro che dovrà, forzatamente, rifiatare in qualche occasione per non arrivare poi cotto a fine stagione. Ecco perchè, probabilmente, nella testa di Carlo Ancelotti si sta delineando l’idea di dare una maglia da titolare al croato nei prossimi due impegni ravvicinati contro il Torino o al più tardi nell’infrasettimanale con il Parma (anche in previsione della sfida di sabato prossimo alla Juventus).

Marko attende in silenzio l’occasione giusta dopo aver raccolto tre presenze in campionato ma ancora una volta con pochissimi minuti: 5’ con la Lazio, 19’ con la Samp e 8’ nella vittoria sulla Fiorentina. Ancora troppo poco per far vedere di che pasta è fatto. Briciole che non fanno altro che aumentare la voglia di campo di questo ragazzo che attende e meriterebbe di giocare con maggiore continuità e ritrovare una maglia da titolare che in campionato manca dal 12 marzo del 2017 nella sfida al San Paolo contro il Crotone.