Tra i marcatori c’è anche il San Paolo: sullo 0-2 un messaggio alla piazza dopo un’estate folle

26.08.2018 19:48 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
Tra i marcatori c’è anche il San Paolo: sullo 0-2 un messaggio alla piazza dopo un’estate folle
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(di Mirko Calemme) - E’ stata una delle sue estati più assurde ed autolesioniste quella che ha vissuto la Napoli calcistica. È vero, il ‘tafazzismo’ è un problema atavico della città, ma negli ultimi mesi siamo giunti a picchi che meriterebbero mesi di studio. Dalle diatribe storiche sulle fazioni pro o contro gli allenatori (Rafaeliti che diventano Sarristi, Sarristi che attaccano gli Ancelottiani, Ancelottiani che gufano il Chelsea, etc), alle assurde vicende di calciomercato (quanti danni hanno creato le attese per Cavani?) fino, ovviamente, alle polemiche Comune-SSC Napoli: la sensazione era che ogni componente della piazza partenopea si stesse impegnando al massimo per rendere estremamente più difficile l’avvio del nuovo corso azzurro.

Per fortuna, in panchina c’è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, uno capace di isolare i suoi calciatori dalle ire di Berlusconi e di Florentino, tra gli altri. Ancelotti, con due vittorie sofferte ma meritatissime, ha reso paradisiaco quell’avvio di campionato che pareva infernale, riaccendendo un entusiasmo che sembrava volato via insieme a Sarri.

Tralasciando quanto visto in campo, di cui si è già ampiamente parlato e si discuterà durante la prossima settimana, l’eredità che deve lasciare questo Napoli-Milan è il San Paolo visto dal gol dello 0-2 in poi. Il momento era sportivamente tragico ma l’intero impianto di Fuorigrotta è rimasto compatto, unito in una speranza di ‘remontada’ che era nell’aria.

Nessun fischio, nessuna polemica: i 35mila di Fuorigrotta erano in simbiosi con la squadra e l’hanno trascinata verso la vittoria, come hanno ammesso Ancelotti e anche gli stessi milanisti (Calabria su tutti). Quei 40 minuti dimostrano che questo Napoli può volare in Italia e in Europa, e può farlo ancora più in alto se spinto da un ambiente finalmente coeso. In fondo, al di là di posizioni inamovibili e interessi inconciliabili, è ciò che tutti vogliono. Perché non provarci?