Venerato a Tn: "L'agente di Politano proverà ancora a convincere il Sassuolo. Cori razzisti? Ora si squalifichino i campi. Scudetto, si deciderà tutto nello scontro diretto"

"Ieri è stata una domenica bellissima perché era una domenica che tutti temevano. Io ero tra gli ottimisti perché non ho mai creduto che Gasperini sia l'anti-Sarri, perché se il Napoli è in partita non c'è scampo per gli avversari, se invece non è in giornata può perdere anche con squadre meno attrezzate dell'Atalanta". Questo il primo commento del giornalista Rai Ciro Venerato dopo la vittoria degli azzurri contro i bergamaschi. "Nella sconfitta in coppa Italia non è sceso in campo il vero Napoli, né negli uomini né nella testa, perché la squadra si è votata mentalmente al campionato. Dispiace per la Champions, ma con la rosa che ha disposizione Sarri fa gioco non avere più la massima competizione europea in chiave scudetto. Ed anche l'Europa League credo che sarà gestita come la coppa Italia, perché è il momento di fare delle scelte". 

In chiave scudetto la vittoria di ieri vale più di tre punti. "Partiamo da un presupposto: se il Napoli arriva secondo dobbiamo tutti alzarci in piedi e fargli i complimenti per come ha giocato, per come ha lottato e perché ha permesso al nostro campionato di esistere nonostante la presenza di un club che per forza economica e storica è nettamente superiore agli altri. La Juve è una squadra che può permettersi di avere in panchina giocatori come Bernardeschi che prende uno stipendio da 4 milioni, operazioni che gli azzurri non possono fare. Un giocatore importante della panchina azzurra può arrivare al massimo ad un milione e mezzo, un milione e ottocentomila di stipendio. Gli azzurri hanno cercato di prendere Bernard in gran segreto, ma non può permettersi uno stipendio di 4 milioni per un giocatore che non fa il titolare. Il Napoli lotta con una società che ha difficoltà strutturali, né stadio né campo d'allenamento di proprietà,  e un ambiente che mette tantissime pressioni. Dati tutti questi fattori, se riesci anche solo a competere con la Juventus meriti i complimenti. Gli azzurri stanno cullando un sogno. Per questo dobbiamo chiedere al Napoli di fare tutto per vincere lo scudetto, ma senza pretenderlo. Lo scudetto per questa squadra non deve essere un dovere. Questo presupposto va sempre ricordato: il Napoli sta partecipando una corsa con un avversario che parte con 100 metri di vantaggio. Detto tutto questo, la vittoria di ieri vale tantissimo, anche perché Bergamo è stato sempre un campo molto ostico per il Napoli, anche per fattori ambientali. Tre punti che, a guardare il calendario, credo che permetteranno al Napoli di stare avanti per un po'. Comunque alla fine credo che il campionato si deciderà nello scontro diretto tra Napoli e Juve, che le vinceranno quasi tutte". 

A proposito del fattore ambientale, anche ieri a Bergamo buu razzisti contro Koulibaly e cori contro i napoletani. "E' una vergogna senza fine. Ora bisogna qualcosa bisogna fare. Le multe non bastano, in casi come questi bisogna squalificare il campo. E' un problema di scelte radicali che questo calcio non vuole fare. Quando il pubblico inveisce contro un giocatore di colore, dovrebbero essere i giocatori bianchi della squadra avversaria a chiedere all'arbitro di fermare la partita. Se non si danno dei segnali forti, il calcio non cambia. Il nostro calcio, però, è troppo interessato a fare soldi e non si occupa di queste problematiche sociali. Ma non voglio parlare solo del razzismo per il colore della pelle. E' insopportabile che una tifoseria offenda un popolo per 90 minuti. Una cosa è fischiare il Napoli calcio perché si tifa Atalanta, quello è normale perché lo stadio non è una chiesa, ma non si può offendere continuamente una città per tutta la partita. Questo è razzismo territoriale e va punito severamente. La nuova lega dovrebbe intervenire". 

Hai detto "dovrebbe", c'è speranza che accada? "Io spero in Tommasi o gente come lui, ma questo calcio non gli permetterà mai di diventare presidente. Se dovesse salire Sibilia, che rispetto come persona, politicamente salirebbe il vice di Tavecchio. Dopo un fallimento del genere come la mancata qualificazione al mondiale, ci vorrebbe una rivoluzione radicale. Tommasi risponde a questa esigenza, ma il nostro calcio non sceglierà il cambiamento. Spero comunque che Sibilia e Gravina non facciano lo stesso errore di Tavecchio facendo mettere becco a Lotito negli affari della Fedarazione". 

Chiusura sul mercato. Alla fine arriverà l'esterno? "Prima di tutto voglio dire che si stanno facendo troppe polemiche inutili. Il Napoli aveva individuato in Verdi il giocatore perfetto, perché era funzionale al progetto tattico di Sarri che il Napoli poteva permettersi per un panchinaro. Gli altri profili o sono incedibili, come Chiesa, o vogliono 4 milioni di stipendio come Bernard. Il resto sono tutte scommesse, compreso Politano, che è un buon giocatore ma non è Verdi. E comunque il Sassuolo non lo vuol dare, ma il Napoli ci riproverà. Per quanto riguarda profili come Lucas Moura, per me il Napoli non può metterli in panchina, perché non ha una struttura che lo consente. Gli azzurri vivono bene perché hanno un collettivo ben oliato. Se inserisci un giocatore più forte che inizia a rompere le scatole perché non vuole fare la panchina, non è un bene acquistarlo. Sarri sta facendo bene perché è riuscito ad amalgamare un collettivo, ma non è un allenatore che in due giorni inserisce un giocatore in squadra. Ma non si possono prendere solo le cose positive di un allenatore. Detto questo, non possiamo dire ora se alla fine l'esterno arriverà. Magari c'è qualche giocatore che gli azzurri stanno monitorando in gran segreto. Dei nomi che sono usciti, l'unico giocatore possibile è Politano, gli altri profili non credo siano giusti per il Napoli. Il Sassuolo continua a dire no, ma Davide Lippi (agente di Politano, ndr) proverà ancora a convincere i neroverdi, anche se mi sorprenderebbe se alla fine il Sassuolo decidesse di cedere".