Vergogna VARiabile

07.04.2018 18:22 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Vergogna VARiabile
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(di Arturo Minervini) - Ci risiamo. Splendeva il sereno sul cielo di Benevento in un sabato pomeriggio che vede la squadra sannita uscire a testa alta dal Ciro Vigorito, ma si addensando nuvole variabili sull’ennesimo utilizzo discutibile del Var in un protocollo che lascia sempre più perplessi. Su ogni palla la compagine di De Zerbi ha lasciato sudore e determinazione, mettendo in seria difficoltà una Juve poco abituata contro le piccole ad essere aggredita in questa maniera quasi feroce. Il risultato premia i bianconeri, che hanno potuto godere di due calci di rigore proprio nei momenti migliori dei padroni di casa.

Pochi minuti alla fine del primo tempo, tutta l’inerzia della gara a favore del Benevento. Pallone lanciato in area per Pjanic, che entra a contatto con Djimsiti e cade in maniera molto plateale. Per il direttore di gara Pasqua, che era molto vicino, la scelta è chiara: con ampi gesti fa segno che non c’è il calcio di rigore. Passano diversi secondi, che diventano due minuti. Il gioco riprende, Pjanic resta a terra dolorante. Pasqua è convinto della sua decisione, ma evidentemente dal Var insistono  ed il direttore di gara decide di andare a rivedere le immagini concedendo poi il penalty agli ospiti. Procedimento al limite, ma che può starci. Chiaramente, però, ci si aspetterebbe che il metro sia lo stesso anche per altri episodi. Ed invece…

Inizia la ripresa, arriva il gol del pareggio del Benevento. Risultato sul 2-2, Juve che appare stanca e priva di idee. La squadra di De Zerbi inizia a credere nell’impresa, spinta da un Vigorito che spinge forte verso l’impresa. Sempre da un corner la difesa della Juve balla: al minuto 68’ Diabatè si libera della marcatura di Benatia che lo abbraccia a centro area. La panchina del Benevento schizza in piedi come un elastico, invocando il calcio di rigore. A gran voce si chiede di visionare l’episodio al Var, ma tutto tace. Perché? Chi spiegherà questa scelta? Come sarà motivata? Attendiamo…

Dopo il danno, la beffa. Passano cinque minuti, Higuain entra in contatto con Viola in area di rigore: Pasqua non ha dubbi ed indica subito il dischetto del rigore. Dal vivo e dal campo, la sensazione è che l’argentino abbia accentuato la caduta e cercato il contatto. Ne sono convinti i padroni di casa, che invocano l’intervento del Var. In questo caso, però, Pasqua si limita ad ascoltare le indicazioni che gli arrivano in cuffia, senza andare a visionare personalmente l’episodio. Come sempre il caos regna sovrano sul nostro calcio. Ancora una volta ci sono regole che valgono per gli altri, tranne che per qualcuno. Per l’ennesima volta questo campionato viene macchiato da episodi che, quando si tireranno le somme, faranno tutta la differenza del mondo tra un rimpianto ed una gloriosa vittoria.