ESCLUSIVA – Roncero: “Napoli, ci hai fatto tremare... ma noi abbiamo Ramos! Morata? Gesto da evitare, ma vi spiego…”

09.03.2017 12:20 di Mirko Calemme Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA – Roncero: “Napoli, ci hai fatto tremare... ma noi abbiamo Ramos! Morata? Gesto da evitare, ma vi spiego…”

"All'intervallo ho iniziato a sentire un dolore al petto. Ho cercato di rassicurarmi, ma mi sono reso conto che si trattava soltanto d'ansia. Il San Paolo era un inferno, mi stava scottando, come a tutti i madridisti. Quel primo tempo lo ricorderemo come un incubo fatto di proiettili azzurri, che passarono sopra di noi per farci dubitare del futuro europeo della squadra campione uscente della Champions”. Parole e musica di Tomás Roncero, famosissimo giornalista spagnolo, che sulle colonne di AS ha commentato così, da madridista, il primo tempo tra Napoli e Real. La sua analisi ha riscosso grande successo tra i tifosi azzurri (oltre 80 mila le letture sul nostro portale per lui), che hanno apprezzato molto la sua sincerità. “Ma è vero, ogni madridista si sentiva così all’intervallo”, racconta ai microfoni di Tuttonapoli: “sembrava un incubo, non riuscivamo a venirne fuori. Quando poi Cristiano ha colpito il palo mi sono detto: ‘stasera finisce tutto…”.

Quando è tornato ottimista? “Beh, diciamo che il palo colpito anche da Mertens mi ha ridato speranza. Il 2-0 sarebbe stato una mazzata tremenda: a quel punto il Madrid avrebbe dovuto scoprirsi per cercare il gol, e l’attacco azzurro in contropiede può farti davvero male. Ma dimenticavo una cosa…”.

Cioè? “Che noi abbiamo Sergio Ramos. Quando le cose si mettono male, lui c’è sempre. È il nostro San Gennaro, non c’è niente da fare. A inizio ripresa è riapparso lui ed è andato tutto come doveva. La partita, comunque, è stata un grandissimo spettacolo”.

Che effetto ha fatto, in Spagna, il pubblico del San Paolo? “Si notava la sua pressione, ma è stato sportivo, non gli si può dir nulla. Si sentiva che per i napoletani era un giorno storico, sull’1-0 hanno contribuito al fatto che il Real si intimidisse, che andasse in confusione. Una grande tifoseria che mostrato una pressione sana, come quella che esercita il Bernabeu, spesso, in Europa”.

Il gesto di Morata, forse, è stata l’unica nota stonata nel rapporto tra giocatori e pubblico. Come se lo spiega? “È stato molto fischiato nei due giorni napoletani per il suo passato bianconero, quel gesto ha due motivi: innanzitutto, un messaggio affettuoso verso i tifosi della Juve, è innegabile. In secondo luogo, una piccola vendetta personale: ‘mi avete fischiato, ora vi segno un gol’, avrà pensato. Effettivamente poteva risparmiarselo, lo ammetto, ma a livello umano un po’ posso comprenderlo. Sono cose di campo, che accadono spesso e non ne farei un caso”.