Il punto di Del Genio a TN: "Sarri, eri un idolo: hai perso un'occasione unica. Ma il Napoli può beneficiarne. Manolas-Koulibaly, ma quali perplessità? Mercato con nomi top, ma le alternative non sono male"

Sarri alla Juve è l'argomento cult. E' da questo tema che Paolo Del Genio parte nel suo consueto punto settimanale al microfono di Tuttonapoli.net
18.06.2019 07:40 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Il punto di Del Genio a TN: "Sarri, eri un idolo: hai perso un'occasione unica. Ma il Napoli può beneficiarne. Manolas-Koulibaly, ma quali perplessità? Mercato con nomi top, ma le alternative non sono male"
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"Sarri ha perso una grande occasione. Un conto è diventare allenatore della Juve, un altro conto è essere un idolo per una tifoseria, ma sarebbe stato molto apprezzato anche da tante altre persone. E' una di quelle occasioni che capitano a poche persone, ma quando si arriva al bivio uno sceglie la strada che reputa più giusta". L'argomento cult di questo periodo, ovviamente, è l'approdo di Maurizio Sarri alla Juventus. E' da questo tema che Paolo Del Genio parte nel suo consueto punto settimanale al microfono di Tuttonapoli.net: "Potrà vincere, sicuramente guadagnerà bene, sicuramente non entrerà nella storia perché farà, nella migliore delle ipotesi, cose che già hanno fatto altri. C'è il rischio che possa fare peggio, difficile che possa fare meglio. Può vincere la Champions, ma sempre con una squadra che la Champions può vincerla. Non farebbe mai un miracolo sportivo. E' una sua scelta, da professionista, e va comunque rispettata. Probabilmente Sarri, da oggi in poi, quando parlerà lo farà solo da professionista e, forse, rimpiangerà di aver fatto altri discorsi che oggi gli vengono rinfacciati. Io non me la sento di prendermela con quelli che gli avevano creduto: per quale motivo non farlo? Purtroppo ora c'è una prova contraria e i napoletani non ci credono più".

Lasciando l'aspetto sentimentale, dal momento che ci vuole un po' di tempo per apprendere il gioco di Sarri, forse per il Napoli può essere un vantaggio tecnico. "Questo è un altro discorso, sicuramente più interessante. Dal punto di vista tecnico-tecnico c'è bisogno di una opera di convincimento nei confronti dei suoi nuovi giudicare, non sarà facile sradicare alcune convinzioni in giocatore come Bonucci, Chiellini ed altri. Sono abituati a giocare di fisicità, non con la difesa alta. Ci sono mille cose diverse nei meccanismi di Sarri e sarà complicato, ma vedremo se a gioco lungo gestirà questa situazione come al Chelsea, dove si è adeguato più lui alle caratteristiche dei calciatori del Chelsea che viceversa. Credo che accadrà lo stesso alla Juve. Il club bianconero, però, lo prende per dare una svolta drastica dal punto di vista del gioco, quindi dovrebbe avere la pazienza di costruire una squadra nuova, con calciatori giovani e forti, senza questo retaggio di gioco non offensivo. I primi tempi potrebbero essere difficili e, se dovesse andare così, bisogna capire se la Juve avrà la pazienza di non vincere. La Juventus, oltre ad avere un nuovo allenatore, ha sempre una rosa superiore e quindi parte ovviamente come favorita. Se dovessero esserci difficoltà, dovranno essere bravi Napoli ed Inter a sfruttarle".

Manolas, James Rodriguez, Lozano: il Napoli va su nomi di spessore, segnale del fatto che in sede di mercato qualcosa è cambiato forse. "Questi sono tre calciatori che il Napoli si starebbe contendendo con club di prestigio assoluto. Il Napoli ha trovato la strada e le risorse economiche per arrivare a prendere calciatori di questo calibro, ma il problema è che in questi casi, finché non si mette nero su bianco, si rischia che i rispettivi potenti procuratori all'ultimo secondo possano trovare delle soluzioni migliori e lasciarti con nulla tra le mani. L'importante, comunque, è che il Napoli abbia sempre le alternative pronte. Semmai con un nome che esalterebbe meno la piazza, ma comunque con buoni calciatore. Per fare un esempio: Manolas sarebbe un grande acquisto, ma Aké o Andersen non sarebbero male. Stessa cosa col centrocampo: De Paul e Ilicic mi sembrano pedine importanti. Questo per dire che anche le alternative devono essere di livello".

E' vero, come si dice, che dal punto di vista tecnico-tattico Manolas e Koulibaly non si sposerebbero bene? "Sono due difensori velocissimi, quindi se tieni la linea alta sai che hai molte garanzie di recupero da entrambi i difensori centrali, che sono bravi anche nell'uno contro uno. Questo è un dato di fatto, indiscutibile, ed è molto importante. Io non ho capito quali sono le perplessità di qualcuno: sull'inizio azione? Se fosse su questa fase di gioco, inviterei tutti a vedere bene come comincia l'azione del Napoli, perché spesso non comincia dal basso, a volte con Allan, altre con tanti altri modi. Come si fa a criticare una cosa che non si capisce? Io trovo assurde certe critiche. Se uno ha Manolas e Koulibaly, e qualcuno ti risponde che insieme non stanno bene, quel qualcuno è incontentabile. Tanti, purtroppo, sono rimasti ancora l'epoca dello stopper e del libero. Ma sono trent'anni che non si gioca più con lo stopper e il libero".