Venerato a TN: “Berenguer-Ounas, ci siamo. Reina via se non rinnova: il punto sugli eredi. Albiol, no all’Espanyol: la situazione di Chiriches, Ghoulam e Tonelli"

09.06.2017 07:30 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Venerato a TN: “Berenguer-Ounas, ci siamo. Reina via se non rinnova: il punto sugli eredi. Albiol, no all’Espanyol: la situazione di Chiriches, Ghoulam e Tonelli"

Giugno è ormai inoltrato e il mercato sta già entrando nel vivo. Dei temi del calciomercato azzurro e delle prospettive per il prossimo anno abbiamo parlato con l’esperto di mercato della Rai Ciro Venerato.

Partiamo dalla questione più calda, quella del portiere. Che prospettive ci sono per la permanenza di Reina? “La stagione di Reina è stata sufficiente, non di più. Ha fatto belle parate, ma anche alcuni errori. Inoltre l’età di Pepe avanza e ha qualche problema fisico che ogni tanto può palesarsi e il Napoli non può permettersi di avere un portiere che non dia il 100% di affidabilità. Per questo, anche se dovesse restare Reina, io prenderei un portiere importante e non un giovane. Credo che Pepe resti se si trova l’accordo per il rinnovo. Se non si dovesse trovare, credo che andrà via e non resterà a scadenza”.

Anche in caso di permanenza, servirà un portiere alle sue spalle. “Se dovesse restare Reina, credo che il Napoli prenda un portiere più giovane, il profilo potrebbe essere quello di Skorupski. Il club azzurro ha offerto 10 milioni per Meret, ma per l’Udinese sono pochi. Cragno non convince perché troppo basso. L’ideale sarebbe Neto. Oggi il procuratore del portiere ha saputo che la Juventus vuole venderlo, avendo acquistato Szczesny. Sull’ex Fiorentina ci sono Watford e Lazio, ma il procuratore e Neto vogliono il Napoli. Bisogna capire se la Juventus vuole darlo agli azzurri. Marotta lo valuta 10 milioni, ma credo che il Napoli voglia spenderne tra i 6 e i 7 milioni. Infine, il club azzurro continua a parlare con l’entourage di Leno. Il costo elevato e lo stipendio alto, però, sono un ostacolo”.  

Passiamo ai centrali difensivi, verranno confermati in blocco? “Koulibaly, finchè il mercato è aperto, è sempre una spada di Damocle. Di fronte ad un’offerta importante, il Napoli dovrebbe prenderla in considerazione. Per ora, però, non è arrivata nessuna richiesta, né mi risulta stia per arrivare. C’è un piccolo mal di pancia di Chiriches che vorrebbe guadagnare qualcosa in più del milione. Il Napoli, però, vuole trattenerlo. Albiol ha fatto una scelta di vita e vuole restare a Napoli. L’Espanyol era disposto a pagare la clausola, ma il calciatore ha detto di no ed il Napoli è felice di ciò. Maksimovic resterà sicuramente, mentre l’unico che il club azzurro potrebbe mettere sul mercato è Tonelli”.

Per quanto riguarda i terzini che movimenti ci saranno? “Tiene ballo ancora la questione Ghoulam. Jorge Mendes e il fratello-agente dell’Algerino stanno cercando di far avare al calciatore un’offerta più importante dalla premier, dal Liverpool in particolare. Se quest’offerta dal Liverpool non dovesse arrivare, visto che gli inglesi valutano anche altri profili, magari a fine giugno il Napoli potrebbe rinnovare il contratto con Ghoulam. L’eventuale accordo dovrebbe prevedere una clausola non impossibile da raggiungere per l’anno prossimo, tra i 25 e i 30 milioni. Il Napoli vuole cambiare poco quest’anno. Se l’accordo con Ghoulam si trova e rimane anche Strinic, gli azzurri potrebbero restare così. Per questo potrebbe essere acquistato Berenguer per due ruoli. L’area tecnica del Napoli lo considera come un esterno offensivo capace di fare anche l’esterno difensivo. La trattativa per lo spagnolo prosegue. Il Napoli ha deciso di prenderlo. Sta temporeggiando soltanto per provare a risparmiare qualcosa, ma comunque si avvicinerà ai 9 milioni della clausola”.

Oltre a Berenguer si cercherà un altro esterno offensivo? “Dovrebbe arrivare Ounas, che è un giovane, non va inserito in lista, e potrebbe fare un percorso graduale come quello di Rog quest’anno. Il preferito in quel ruolo era Castillejo, ma il costo era troppo elevato per una riserva rispetto al fatturato del Napoli. Magari con il secondo posto si poteva puntare su Castillejo. Lo stesso discorso vale per il terzino. Il Napoli spinge per trattenere Ghoulam perché prendere un giocatore dello stesso valore, o più forte, gli costerebbe troppi soldi. Il Benfica, ad esempio, non scende sotto i 35 milioni per Grimaldo. Cifre che per questo Napoli, che non ha ancora in tasca i soldi della Champions, sono troppo elevate. E si può dire questo anche di Leno, di cui abbiamo parlato prima”.

Ritorna il discorso relativo al fatturato. “Non si può prescindere da quello quando si parla del mercato. Il budget strutturale del Napoli è di 120-130 milioni. Con la Champions e le cessioni eccellenti si può arrivare ad alzarlo, ma anche in quegli anni non puoi permetterti di spendere più del dovuto, altrimenti l’anno dopo senza la massima competizione europea non riesce a reggere i costi. Per questo non si può chiedere la luna a De Laurentiis. Per questo i colpi di quest’anno degli azzurri saranno le conferme più che i nuovo acquisti”.

Per quanto riguarda il mercato delle concorrenti, le milanesi possono tornare ad insidiare le prime? “Non bisogna lasciarsi impressionare dai fuochi d’artificio del mercato. Il Milan non raggiunge il livello del Napoli, nemmeno se riuscisse a prendere Keita e Morata. L’Inter ha un nuovo progetto tecnico e deve ripartire da zero. Ha fatto un grande acquisto che è Spalletti, ma resta comunque un progetto tecnico nuovo. La Roma dovrà cedere alcuni giocatori e anche se con un bravo allenatore come Di Francesco non so se sarà a livello di Juve e Napoli. Gli azzurri hanno tutti i presupposti per fare un’ottima stagione, ma c’è sempre la Juventus. Piuttosto che guardare alle altre, bisogna stare attenti ancora una volta ai bianconeri, che credo si rinforzeranno ulteriormente”.

Chiusura sulla favola del Benevento che arriva per la prima volta in serie A. “Faccio i complimenti alla famiglia Vigorito, che ha fatto negli anni tanti sacrifici in questi anni. Nessuno più di loro merita questa gioia. Sono particolarmente commosso per Marco Baroni. Ho avuto l’onore di conoscerlo ai tempi del Napoli, venne a Torre del Greco a festeggiare il gol scudetto con Lazio. Lo portai allo stadio, c’erano 3mila persone per lui. Da allora ci siamo sempre sentiti. Nessuno più di lui merita la serie A”.