Venerato a TN: "Napoli-Insigne, un matrimonio destinato ad andare avanti"

25.03.2017 07:45 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: Ciro Venerato
Venerato a TN: "Napoli-Insigne, un matrimonio destinato ad andare avanti"

Napoli-Insigne: un matrimonio destinato ad andare avanti. De Laurentiis, negli anni, ha perso Lavezzi, Cavani e un certo Higuain. Mertens e’momentaneamente in bilico: assurdo mettere in discussione Lorenzo il magnifico, icona azzurra per antonomasia. il campione di Fattamaggiore è destinato a raccogliere l’eredità di Juliano e Bruscolotti: i due non hanno mai tradito Napoli per altri grandi club. La società  faccia i suoi conti, ma stavolta rinnovi il contratto a Lorenzo. La distanza non e’ abissale ma concettuale. Insigne si sente un leader maturo: il Napoli è rimasto al ragazzino della cantera. Negli anni, l’attaccante, pur di non tradire la squadra del suo cuore, ha rinunciato a tanti soldi. Non avendo la disponibilità dei diritti di immagine è stato costretto a dire no a multinazionali dell’abbigliamento sportivo e dell’elettronica. Per non dire della mondadori, pronta per brillanti esperienze editoriali griffate insigne. Non solo: da tre stagioni lo scugnizzo non adegua il suo stipendio: quest’anno il fantasista guadagnerà come un onesto panchinaro della Juve e molto meno di una riserva dell’Inter: basta leggere gli stipendi dei vari club.
Quattro sodalizi pronti ad elargire 4 milioni e mezzo netti lasciando i diritti di immagine al calciatore. Mesi fa una azienda di marketing ha offerto ai suoi tre agenti 2 milioni e mezzo lordi annui per acquisire la preziosa griffe. Fate bene i conti e capirete che 4 milioni sono una richiesta piu’ che lecita visti i tempi. Va poi chiarito anche il discorso relativo al 5 per cento da destinare ai suoi procuratori: chi paga le commissioni? Lorenzo o De Laurentiis? un altro motivo di attrito è la clausola. Il club vorrebbe blindare Insigne con 100 milioni. Un modo come un altro per vietargli fughe all’estero. Ci sta: ma se valuti tanto un campione, non puoi elargirgli uno stipendio da calciatore medio. E' la legge del mercato. Più alto è il valore del cartellino, piu’ importante è l’ingaggio. Lorenzo il suo lo ha fatto. La scorsa estate puntava allo stesso stipendio di Higuain: ora chiede un po’ piu’ di Hamsik. Ha offerte reali, non virtuali e l’età gioca a suo favore. Mertens ha 30 anni, non puo’ garantire quattro anni allo stesso livello. Lo scugnizzo sì: questo fa la differenza. Sotto il profilo strettamente tecnico l’esterno non ha rivali in italia: lui non calcia, cesella. Il suo estro è arte allo stato puro. Non dribbla ma sterza. Non ha un piede, possiede un compasso. Genio senza sregolatezza: non e’ un poeta dannato come certi numeri 10 della letteratura calcistica.  Il 4-3-3 resta la sua stella polare. Con zeman e sarri ha espresso il meglio in carriera: non è un caso.
Il patron metta al centro anche il cuore, non solo il bilancio: Napoli non puo’ perdere un campione cresciuto in casa, destinato a recitare un ruolo di primo piano anche in nazionale. Insigne non chiede la luna: solo la giusta considerazione. Il virgulto è diventato uomo: carisma e vanità vanno di pari passo se sei un predestinato; si chiama autostima. Ho conosciuto Lorenzo nel 2011 a Pescara: mi bastarono pochi allenamenti e una partita di coppa Italia per avere contezza della sua classe. L'industriale De Cecco, patron abruzzese, mi chiamo’ mesi prima: misi una buona parola con Bigon, ma l’arrivo di Zeman in riva all’adriatico fu decisivo. De Laurentiis lo giro’ al suo mentore: il boemo lo aveva gia’ svezzato a Foggia. Nessuno piu’ di insigne merita la casacca partenopea: Aurelio scenda in campo e chiuda la pratica senza indugi. Lorenzo rappresenta l’eccezione alla regola. D’altronde, se un uomo non perde la testa per amore, non ha la testa, affermava Bloch noto per la famigerata “legge di Murphy”. In questo caso nulla andra’ male: Insigne proseguira’ il suo eterno sogno azzurro. scommettiamo?