TN - La lavagna tattica di Del Genio: "Altro che Napoli rinunciatario. Arsenal, la chiave è in attacco. Ancelotti ha una tentazione"

Tanti sono i temi tattici di questo quarto di finale d'Europa League, che noi abbiamo analizzato nel nostro consueto appuntamento con la lavagna tattica di Paolo Del Genio
11.04.2019 11:35 di  Pierpaolo Matrone  Twitter:    vedi letture
TN - La lavagna tattica di Del Genio: "Altro che Napoli rinunciatario. Arsenal, la chiave è in attacco. Ancelotti ha una tentazione"
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Unai Emery contro Carlo Ancelotti. Mister Europa League contro Mister Champions League. Li immaginiamo in questi minuti ancora alle prese con video, appunti, dati. Due che studiano la partita, soprattutto se così importante come Arsenal-Napoli. Il 3-4-2-1 dei Gunners contro il 4-4-2 azzurro, la spinta sulle fasce contro le verticalizzazioni improvvise. Tanti sono i temi tattici di questo quarto di finale d'Europa League, che noi sulle colonne di Tuttonapoli.net abbiamo analizzato nel nostro consueto appuntamento con la lavagna tattica di Paolo Del Genio, noto giornalista ed esperto in materia.

Come cambierà il Napoli rispetto alle ultime due uscite con Empoli e Genoa? "La concentrazione e l'attenzione massima saranno altissime perché ci saranno le motivazioni. Quindi da un punto di vista tattico e strategico, tutto quello che chiede Ancelotti la squadra lo farà. L'incognita legata a questa partita sta nella sfera tecnica. Se riusciranno le giocate tecniche all'interne della strategia e se le idee difensive saranno positive, le notevolissime qualità dell'Arsenal non verranno fuori. E' questo il segreto di queste partite. Sia Ancelotti che Emery sono allenatori di livello assoluto, poi bisogna capire gli interpreti cosa saranno in grado di fare e come saranno in grado di non permettere agli avversari di riuscire nelle giocate".

Considerando che spesso l'Arsenal risale il campo sfruttando le fasce e che l'ampiezza è coperta soltanto dai due esterni che spingono tanto, la chiave tattica potrebbe risiedere proprio nella copertura accorta delle corsie laterali. "L'Arsenal ha qualità nei tre attaccanti. I due esterni sono calciatori di corsa, mentre i centrali di centrocampo sono forti fisicamente, dotati di gran dinamismo, ma tecnicamente non eccezionali. I Gunners mettono molta intensità in mediana, sono molto aggressivi, bravi a fare pressing e recuperare palloni, per poi scatenare i tre calciatori offensivi. E' chiaro che attaccheranno anche sugli esterni, visto che avranno i tre difensori bloccati, sempre coperti dai due mediani".

Ancelotti è tentato dalla coppia di piccoletti Insigne-Mertens, tenendo fuori Milik. Una scelta che da un punto di vista tattico condividi? "Con Insigne e Mertens non si dà nessun riferimento. Con loro due, poi, si inseriscono anche Callejon e Zielinski, formando quattro calciatori che si muovono tantissimo, si incrociano tra loro, scambiano il pallone e, appunto, non danno punti di riferimento alla difesa avversaria, che da questo punto di vista potrebbe andare in difficoltà sulla giocata nello stretto o lo scambio molto tecnico. Però bisogna vedere se Insigne è al 100% per giocare una partita. Tatticamente l'idea ci sta, ma la cosa principale in queste partite è la condizione, che viene prima dell'aspetto tattico e di quello tecnico. Se non sei al massimo non è facile disputare questi match".

La partita, comunque, durerà 180 minuti ed è in quest'ottica che ragionerà il Napoli. Tenendo conto che ci sarà il ritorno al San Paolo, non sarebbe da escludere un atteggiamento meno offensivo stasera. "Difficile dire cosa cambi tra andata e ritorno dal punto di vista tattico, al massimo sarà questione di metri nel baricentro e nella pressione. In casa c'è la spinta del pubblico e si può essere più aggressivi, ma chiaramente tanto dipenderà dal risultato di stasera. All'Emirates il Napoli proverà a giocarsela faccia a faccia comunque, certo con grande attenzione, soprattutto in fase difensiva. Bisognerà fare una fase difensiva con tutti gli effettivi, a cominciare dagli attaccanti. Il Napoli proverà ad uscire col pallone, giocarsela, proporre gioco. Non sarà una squadra rinunciataria. Ancelotti, già domenica scorsa dopo il Genoa, ha fatto capire che una buona difesa non significa fare una partita difensiva. Servirà aggressività, la prima cosa da fare anche per essere pericolosi in fase offensiva".

Usciamo dalla tattica per passare all'attualità: bufera social su Ilaria D'Amico per aver parlato di 'approccio partenopeo' per descrivere i tifosi dell'Ajax che hanno esploso fuochi d'artificio. "Devo dire che Ilaria D'Amico è recidiva. Non sappiamo quale torto ha subito dai napoletani per questo suo essere recidiva. Le sue battute sono di pessimo gusto ed insignificanti, con dei luoghi comuni grotteschi, che non usa più nessuno, se non gli ignoranti. Quello che fa lei è inaccettabile. E inaccettabile è il fatto che sia lei alla conduzione di un programma così importante del pacchetto Sky, quando poi ci sono mille giornaliste sportive donne, molto più preparate ed in grado di fare anche analisi tecnico-tattiche interessanti. Lei invece non è in grado ed è incomprensibile che ci sia lei in una trasmissione di primissimo piano come la sua".