30mln per un’ala, un mediano, un regista ed un trequartista: Fabiàn, l’acquisto multitasking

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(di Arturo Minervini) - Nel linguaggio dell’informatica per Multitasking si intende un sistema operativo che permette di eseguire più programmi contemporaneamente. È quasi un dogma del terzo millennio, che richiede la capacità di svolgere più azioni contemporaneamente. In alcuni casi può essere un limite, in altri può essere un punto di forza. Rientra sicuramente nel secondo caso Fabián Ruiz Peña, anni 22 e 189 centimetri di altezza, che incarna alla perfezione la figura del centrocampista modello proprio per la sua capacità di assolvere a diverse funzioni, senza calare nell’efficacia del suo lavoro.

In estate i 30 milioni versati nelle casse del Betis avevano fatto allarmare qualche sprovveduto, che non aveva seguito l’evoluzione del ragazzo andaluso nativo di Los Palacios y Villafranca, tampinato dalle big spagnole per mesi, prima della mossa d’anticipo del Napoli. Un acquisto che nel corso delle settimane ha preso sempre più consistenza, assumendo un peso specifico maggiore in virtù della duttilità del ragazzo, capace di far bene in ogni posizione in cui è stato impiegato. L’esordio da mediano a Belgrado, i grandi sprazzi sulla destra col Parma, il dirottamento a sinistra con il Liverpool, l’ingresso da regista e lo spostamento da trequartista nel finale di gara ad Udine. Tutto fatto sempre con grande cura, attenzione, intelligenza. Tutto sempre eseguito con pulizia, abbinando quantità e qualità dando sempre la sensazione di fare un piccolo passo in avanti gara dopo gara. La pennellata fatta con quello che non sarebbe il suo piede, il destro, racconta di un calciatore che deve ancora scoprire cosa gli sia vietato su un terreno da gioco, perché le sensazioni di avere a che a fare con un fenomeno vero sono sempre più palpabili. Per 30 milioni prendere uno che gioca quattro ruoli e con due piedi, è davvero un gran bell’affare.