La voglia matta dell’Udinese, il bomber fuori uso e la spina staccata: la prova del 9 con tripla insidia

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Eccola, la più classica ‘Prova del 9’. Troppo semplice scegliere il titolo per la trasferta di Udine, nona giornata di campionato, che rappresenta un test importante sulla solidità mentale di questo Napoli. Le vittorie con Liverpool e Sassuolo prima della sosta avevano lasciato grandi sensazioni, che aspettano ora conferme anche in trasferta, dove il Napoli ha mostrato di avere qualche piccolo problema (in 5 uscite lontano dal San Paolo tra campionato e Champions 2 vittorie con Lazio e Torino, 1 pareggio con la Stella Rossa e 2 sconfitte contro Sampdoria e Juventus).

Gara che nasconde diverse insidie quella in Friuli. In primis la voglia matta dell’Udinese di provare a giocare un brutto scherzo al Napoli, da tempo individuato come nemico giurato dalla squadra bianconera. Squadra tignosa quella guidata dal talento di De Paul, che proverà probabilmente a metterla sul piano agonistico con gli azzurri che, invece, dovranno essere bravo a tenere saldi i nervi e puntare sulla maggiore qualità. 

Mancherà il bomber acciaccato, ovvero mancheranno 7 reti in 10 gare ufficiale. Già con il Sassuolo Insigne era partito dalla panchina, ma era risultato poi fondamentale per chiudere i giochi subentrando dalla difesa. Questa volta Lorenzo non ci sarà e Ancelotti dovrà attendersi risposte importanti da un Mertens rinfrancato dalla rete in nazionale e da un Milik desideroso di ritrovare il gol.

La spina staccata. Nei giorni della sosta Castel Volturno è stata a tratti landa desolata per pochi, con tantissimi azzurri in giro per il mondo per gli impegni con le nazionali. Ritrovare subito la giusta mentalità ed avere un approccio immediatamente propositivo alla gara sarà fondamentale per evitare brutti scherzi. La prova del nove non può essere fallita.