Montella ed una banalità impossibile da attuare contro il Sarrismo

17.11.2017 19:29 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Montella ed una banalità impossibile da attuare contro il Sarrismo
TuttoNapoli.net
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Finalmente, meravigliosamente campionato. Sembra un urlo di Massimo Marianella all’ennesimo gol di Didier Drogba, è invece quello dei tifosi del Napoli che ritrovano gli azzurri dopo un’astinenza interminabile e resa ancora più agonizzante dalle macerie della nazionale italiana e dal trattamento riservato a Lorenzo Insigne. Ora, però, è tempo di rituffarsi a capofitto nelle questioni di un campionato che vede gli azzurri ancora al primo posto, nonostante l’aria da tragedia dopo l’ultimo pareggio di Verona. Domani sera al San Paolo arriva il Milan, alle prese con le questioni economiche ed un Montella in perenne bilico. Ancora una volta il tecnico rossonero verrà valutato da una dirigenza che ha lanciato i primi segnali di insofferenza, ancora una volta Vincenzino da Castello di Cisterna dovrà confrontarsi con una big. In stagione fino a questo punto un vero disastro contro le prime della classe: sconfitta rovinosa con Lazio, derby perso, sconfitta interna con la Roma e sconfitta interna con la Juventus. Un disastro.

Il teorema della banalità di Vincenzo. Il tecnico ha così risposto sulla consueta domanda (ancora irrisolta per il 99% degli avversari) sul come fermare il Napoli: “Conterà la fiducia e la sicurezza, servirà limitare il loro possesso palla e lo si può fare con aggressività e tenendo il più possibile la palla”. Eh già Montella, ma non ci voleva un genio per arrivarci. Il problema è proprio questo: o hai le qualità e la struttura del City (ed anche gli inglesi hanno sofferto a tratti) o fai davvero fatica a togliere alla squadra di Sarri il possesso del pallone. Tra i dogmi del Sarrismo c’è proprio la riconquista immediata del pallone nella trequarti avversaria, come primo passo nella costruzione della manovra offensiva. Difficile pensare ad un Milan che abbia il carattere e la forza, nonché le capacità soprattutto in mediana, per azzardare questo tipo di tattica.

La curiosità di testare la condizione di forma degli azzurri. Sulla carta, dunque, il Milan verrà a giocarsela. E diciamo che Sarri non potrebbe sperare di meglio, visti i precedenti del diavolo con le big del campionato. Il vero problema sarebbe ritrovarsi un Milan arrocatto a difesa della porta stile Chievo, che con un atteggiamento totalmente remissivo aveva inchiodato al palo gli azzurri nell’ultimo turno. I motivi di interesse tattico sono tanti, così come sul piano delle sfide personali sul terreno di gioco. Bonucci dalle parti di Fuorigrotta non è mai stato tanto simpatico, a lui Montella affiderà il compito di fermare un Insigne ferito dal trattamento incomprensibile riservatogli da Ventura. Un motivo in più per contare i minuti che mancano a questa sfida. Un’occasione in più per il Napoli per dimostrare la sua forza, con buona pace dei teoremi banali, ma poco realizzabili, di Montella.